mercoledì 22 febbraio 2023

ODORE DI CHIUSO di Marco Malvaldi

Alla mia prima esperienza con un giallo di Malvaldi devo dire che mi sono divertita tantissimo.
Sarà anche grazie all'ambientazione che si presta (siamo verso la fine del 1800 in una tenuta di una barone in piena Maremma toscana) ma ho trovato questo giallo spassosissimo e argutissimo.
Il barone di Roccapendente, tale Romualdo Bonaiuti, padre di Gaddo, Lapo e Cecilia, riceve nella sua tenuta, durante un afoso weekend di giugno due ospiti: tale Pellegrino Artusi che ha scritto un rinomato libro di cucina "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" e il signor Ciceri, un fotografo di nota fama.

Questa moltitudine, già di per sé varia e pittoresca, è accompagnata dalla Baronessa madre, dai domestici (la cuoca, la dama di compagnia Speranza, il maggiordomo Teodoro e la cameriera Agatina) e dalle due cugine zitelle.
Gaddo e Lapo non brillano di intelligenza propria: il primo è un omuncolo che pensa solo al bordello, mangiare, bere e godersi la vita, il secondo è un aspirante poeta senza talento alcuno.
Cecilia, invece, dotata di un'arguta intelligenza, è confinata nel suo ruolo di donna dell'800 e non può aspirare a niente più che trovarsi un buon partito.
Il weekend scorre tranquillo, tra bevute, mangiate e chiacchiere quando il maggiordomo Teodoro viene trovato morto in cantina. Teodoro è il braccio destro e fidato del barone Romualdo e ha una relazione con la bella e procace Agatina. 
Inizialmente la morte di Teodoro sembra un banale incidente e si crede che abbia accidentalmente bevuto il vino avvelenato destinato al padrone di casa. Il detective di turno, emerito delegato di polizia, scoprirà, invece, che Teodoro è stato assassinato...
Parte, quindi, la caccia al colpevole, senza mai abbandonare il registro umoristico, ironico ed estremamente godibile che caratterizza la scrittura di Malvaldi.
Viene fuori una trama estremamente ben congeniata e che guadagna valore grazie alla ricerca letteraria e storica che c'è dietro questo romanzo: sono tanti i riferimenti letterari, politici e storici che ci regala l'autore senza mai risultare lezioso né noioso...anzi, ammetto di essermi rotolata dalle risate in molti passaggi. 
I suoi personaggi, per la maggior parte macchiette e caricature del reale, esagerazioni di stereotipi classici si presentano, anche se, a volte, in forma di sola comparsa, netti, puliti, iper caratterizzati bucando davvero la pagina.
Questo permette al risvolto "giallo" del romanzo di stare un pochino in disparte senza risultare secondario, cosa che ho estremamente apprezzato.
Un autore che sprizza italianità da tutti i pori!!!


Titolo: Odore di chiuso
Autore: Marco Malvaldi 
Anno di prima pubblicazione: 2011
Casa editrice: Sellerio


Voto
9.0/10

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