Fabio Genovesi è uno di quegli autori che non delude mai. Toscano verace ci racconta qui l'infanzia di Fabio, appunto,(chissà quanto c'è di autobiografico in questo romanzo...), unico bimbo seienne della famiglia Mancini, composta dal babbo di Fabio e dai suoi zii, fratelli del nonnos, scapoli e mai sposati, con nomi che iniziano tutti con la A, scapestrati, comunisti, colorati nel linguaggio, sconclusionati e veraci.
Fabio è cresciuto con loro, tra la caccia e la pesca, tra le abilità pratiche del suo babbo che sa aggiustare veramente tutto e con la dolcezza della sua mamma che tenta di proteggerlo il più possibile dai dolori della vita.