lunedì 26 luglio 2021

UNA NUOVA VITA: LA SAGA DEI FONTAMARA di Valentina Cebeni

Sinossi
In un'Italia attraversata dai primi fermenti fascisti, la lotta di una madre e dei suoi figli per l'affermazione e l'indipendenza. Un intreccio di destini, tradimenti e passioni. Cuba, anni Trenta. Dopo la morte dell'amato marito Fernando Fontamara, Eva Morris è costretta a scappare a Roma dalla famiglia del cognato, con i suoi quattro figli. La convivenza con i parenti italiani si dimostra da subito molto difficile: Giacomo Fontamara, il cognato, è un arrogante fascista, che ha sposato la moglie Ottavia solo per mettere le mani sul biscottificio di proprietà della famiglia di lei, la Forneria Principi. Per colpa della sua gestione disastrosa, l'azienda naviga in cattive acque, così come il rapporto con la moglie e con i suoi tre figli, tra cui la piccola Viola, nata da una relazione clandestina, che Ottavia ha voluto accogliere in casa nella speranza di ricucire il rapporto col marito. L'arrivo dei cugini da Cuba sconvolge la quotidianità e intreccia irrimediabilmente i destini dei due rami della famiglia, fra una dolorosa scoperta sulla morte di Fernando e la gestione delle lotte operaie alla Forneria. Ma il ricongiungimento porterà con sé anche il rinsaldarsi di legami perduti e la nascita di nuove complicità, soprattutto grazie alle donne della famiglia. Sullo sfondo di un'Italia sempre più prigioniera del fascismo dilagante, toccherà proprio a loro, infatti, prendere in mano il timone e guidare i Fontamara oltre la tempesta.

Recensione
Ed eccomi qui, alle prese con l'ennesima saga famigliare...una scelta che ho fatto di getto, avendomi questo libro attirata subito all'ingresso della libreria.
I Fontamara, scappati da Cuba dopo quattro anni dalla morte di Fernando, marito di Eva e padre di quattro meravigliosi figli (Gabriel, Diana, Myriam e Clio) approdano nell'Italia fascista, negli anni che precedono la Seconda Guerra Mondiale, accolti dalla famiglia del cognato di Eva, Giacomo, fatto di tutt'altra pasta rispetto al fratello Fernando.
Con i Fontamara c'è anche Lia, la sorella di Fernando e Giacomo e amica intima di Eva.
La commistione fra le due famiglie si rivela, da subito, disastrosa. I figli di Giacomo e di Ottavia hanno tutt'altro carattere rispetto ai ragazzi Fontamara e fanno la parte "dei cattivi", fatta eccezione per la piccola Viola, nata da una relazione clandestina tra Giacomo e una domestica.
Mentre i figli di Eva, con tutte le loro contraddizioni e problematiche, specie Diana, la più ribelle e volitiva dei fratelli, sono i veri "buoni" del romanzo.
Ma è forse su Eva che è incentrata maggiormente la storia: questa donna bellissima e intelligente, di grande carattere e forza, segnata dalla perdita prematuro dell'amatissimo marito che, a Roma, prende in mano le redini del biscottificio guidato disastrosamente da Giacomo e tenta anche di darsi una seconda possibilità di essere felice con uno degli operai della fabbrica.
È forse Eva il personaggio più contrastato e che mi ha, a tratti, affascinata e, in alcune occasioni, innervosita, non essendomi sembrata totalmente "pulita" e "giusta". Un personaggio sicuramente molto forte, che non è facile dimenticare ma per il quale non ho avuto un innamoramento folgorante.
Forse l'intento dell'autrice è proprio quello di mostrarci una donna il più reale possibile, con tutte le sue sfaccettature e accezioni, anche quelle più negative.
Senza alcun dubbio, in questa saga familiare, predomina la figura femminile: le donne la fanno da padrone e sono le donne quelle che ricoprono i ruoli positivi, forti, anche se alcune figure di spicco come Gabriel e Tommaso (il quarto fratello Fontamara) ricoprono la giusta importanza e, soprattutto, rendono onore al genere maschile, genere che la figura di Giacomo condanna come violenta, dispotica, inaffidabile e poco nobile.

Che dire del romanzo nel suo genere?
Forse oscurato da altre saghe famigliari che mi hanno fatta volare e che ho letto precedentemente, questa storia, pur se appassionante e per nulla noiosa, basata su un intreccio ben congegnato, mi è sembrata un po' troppo "classica" e scontata per alcune scelte narrative (amori, tradimenti e probabilmente un finale un pochino prevedibile).
Ciò non toglie che la Cebeni scrive bene e in maniera molto scorrevole e che sa cospargere il romanzo dei giusti colpi di scena.
Ho molto apprezzato la scelta di non infarcire il romanzo con la storia della Seconda Guerra Mondiale, del fascismo e dell'antisemitismo, di cui si fanno veramente pochi accenni, funzionali, appunto, alla trama. Credo che questo renda onore alla scrittrice, visto che di romanzi ambientati in questo periodo storico e che fanno leva sui suoi episodi più brutti e sudici, noti e arcinoti, vi sono gli scaffali delle librerie piene.
Alla fine, questa è la pura storia di una famiglia che va letta per puro piacere, senza andare alla ricerca di un libro dentro il libro. Sicuramente non si rischia di cadere nel genere del romanzo storico, credo proprio per scelta dell'autrice.
Un romanzo di cui, non so perché, mi aspetto di vedere presto un seguito sugli scaffali della libreria...speranza o fondato sesto senso?

Titolo: Una nuova vita: la saga dei Fontamara
Autore: Valentina Cebeni
Editore: Sperling & Kupfer
Anno di pubblicazione: 2021


Voto

8.5/10


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