sabato 30 giugno 2018

FUOCO di Gisele Pineau

Mina è partita dalla Guadalupa appena adolescente ed è stata accolta a Parigi in casa della sorella Olga.
La famiglia di Mina non esiste più: padre, madre e sorella sono tutti morti in circostanze tragiche.
Ed è soprattutto la morte della sorella maggiore, morta a causa di un incendio, che la perseguita e la tormenta, tanto da farla convivere col fantasma della sorella defunta.
Alla ricerca di una serenità e stabilità Mina si rifugia a Parigi nel suo lavoro monotono e e nei rapporti di una notte con gli uomini. Rifugge l'amore e i sentimenti.
Sarà solo grazie al suo ritorno a Guadalupa, dopo vent'anni dalla sua partenza, che Mina scoprirà i segreti che si celano nel passato della sua famiglia. E solo attraverso il perdono e l'accettazione ritroverà la pace interiore.


Recensione
Questo libro è costruito sulla figura di Mina, una donna bella, giovane, intelligente, arguta e desiderabile che, però, porta dentro di sé dei grandi dolori e le ombre delle morti meschine e insensate che l'hanno resa sola al mondo.
Lei, seconda figlia della seconda moglie di suo padre, è bella e solare, a differenza della sorella maggiore, nata con dei ritardi cognitivi e presa di mira come la scema del villaggio.
Ma Mina ama la sorella e la protegge fino al giorno in cui la sorella muore in un incendio e in circostanze tragiche. Mina si incolpa di quella morte violenta che le cambierà la vita e, da quel momento, cominciano i suoi anni di tormento.
A nulla varrà il suo trasferimento in Francia ospite dall'altra sorella Olga, se non a scavarla ancora più profondamente dentro. Mina è una donna che vede il mondo in modo crudo, disilluso, è una donna che si auto limita nei rapporti umani positivi e si lancia dentro le situazioni più sbagliate con le persone più sbagliate.
È tormentata e sola e l'unica sua salvezza può trovarla nel riavvolgere la pellicola e ripercorrere a ritroso tutta la sua storia famigliare disgraziata, accettare di farsi rincorrere dai fantasmi e perdonare.
Il suo ritorno in Guadalupa è catartico e liberatorio.
Ed è la storia degli antenati di Mina che più mi ha affascinato di questo libro.
Pur se l'intreccio mi è parso a volte scontato ho apprezzato molto il coraggio che ha avuto la scrittrice parlando di un argomento troppo poco spesso affrontato ed eviscerato: la magia nera.
Nelle isole caraibiche, così come in tutta l'Africa nera, il ricorso alla magia bianca e nera con tutti i suoi feticci, pozioni, amuleti, è ancora molto praticato.
La religione tradizionale, così radicata in queste regioni del mondo, sia essa cattolicesimo o Islam, si mescola ancora e sempre a questo misticismo considerato blasfemo sulla carta ma al quale tutti, ricchi o poveri, acculturati o ignoranti, giovani o vecchi, fanno ricorso ogni qual volta vi sia la necessità di chiedere un favore al destino.
Ma chi prevale, in fondo: Dio o le forze della natura, il misterioso che è intorno a noi?
O si va un po' dall'uno e un po' dall'altro nella speranza che qualcuno, prima o poi ascolti?
Era tanto che non leggevo un libro di letteratura Caraibica o Sud Americana e avevo dimenticato un po' il sapore e l'odore che si lascia dietro.
Odore di frutta matura e sapore di riso al cocco, sensazione di luce accecante e dolcissima stanchezza.
È un libro piacevole che scorre senza grandi scossoni, forse un po' troppo scontato nell'unico colpo di scena (ho capito il finale 150 pagine prima della fine) ma che vale la pena di leggere soprattutto se non si è letto molto di letteratura Caraibica.
Vi lascio con una citazione che ho amato:


Il 1873, voi non vi rendete conto! In quel secolo i negri non possedevano niente se non la loro anima dolente e quella libertà che camminava dietro di loro come un'ombra malvagia.


Titolo italiano: Fuoco
Titolo originale: Chair Piment
Autore: Gisele Pineau
Editore: edizioni e/o
Anno di pubblicazione: 2004

Voto


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