martedì 31 luglio 2018

DIO NON ABITA ALL'AVANA di Yasmina Khadra

Juan detto "Don Fuego", cantante dalla lunga carriera nei cabaret dell'Avana, ha quasi sessant'anni. "Il canto è la mia vita" dice di sé. "Sono una voce - testa, gambe, braccia, cuore e stomaco sono solo accessori di fortuna". Si è esibito davanti a Fidel e al compleanno di Gabriel Garcia Marquez, ha onorato la visita ufficiale di oligarchi sovietici. Adesso lavora al Buena Vista Café, col panama in testa, i capelli raccolti in una coda, gli occhi languidi. Ama il canto e la musica più della sua stessa famiglia, più dei suoi stessi figli ma a Cuba il regime di Raul Castro sta dando spazio alle privatizzazioni e molti locali chiudono e vengono riconvertiti ad altre attività. Ed è così che Don Fuego si ritrova senza lavoro, quel lavoro che tanto ama e a cui ha dedicato la vita lasciando indietro gli affetti. E' così che si ritrova per strada, alla ricerca disperata di un nuovo lavoro.
E proprio nei suoi vagabondaggi si imbatte in Mayensi, una ragazza che ha un terzo della sua età, solitaria ed enigmatica ma bellissima, che gli fa perdere la testa, lo irretisce e diventa la sua amante. Ma Mayensi ha una personalità oscura, pericolosa, duplice. Ed è così che l'idillio apparente si trasforma in tragedia...

Recensione
Ho letto molto di questo scrittore che scrive sotto pseudonimo veramente prolifico e l'ho sempre amato, per il meraviglioso modo di scrivere e per le sue storie. E devo dire che un romanzo ambientato a Cuba (bellissima e tanto adorata) scritto da lui mi ha subito attirata. Chi se lo sarebbe aspettato?
Questa è una storia di passione estrema, una storia sgangherata e che sa di Avana, sigari e rum come non mai.
La passione di Don Fuego verso Mayensi è quella tipica latina: senza freni, senza differenza di età e senza regole. Quella passione che porta a dare tutto nella speranza di un effimero Paradiso in Terra.
Ma Mioddio, quanto siamo illusi e folli noi uomini, da credere che l'amore salvi tutto e metta tutto a posto. Passiamo da un amore all'altro come degli invasati, crediamo che la maturità ci dia la capacità di comprendere quando abbiamo trovato l'altra metà di noi e, invece, stringi stringi, ci troviamo solo in un vicolo cieco. 
E Don Juan, più che in un vicolo cieco, con Mayensi si trova aggredito e ferito.
Eppure per lui c'è un riscatto: senza Mayensi ritrova la musica, la popolarità. Alla tenera età di 60 anni ritrova la strada maestra e la fama, forse la gioia di vivere e il senso...

"Chi sogna troppo dimentica di vivere", diceva Panchito.
Io sono l'incarnazione del mio sogno, eppure la vita la divoro fino all'ultima briciola.
Cerco sempre il lato buono delle cose, perché devono avercelo per forza. Vedo il bicchiere mezzo pieno, la smorfia come una forma di sorriso e la collera come un entusiasmo alterato.
Il mondo non è tenuto ad essere perfetto, sta a noi trovargli un senso che ci guidi verso la nostra fetta di felicità. C'è sempre una via d'uscita dal tunnel. Basta crederci. Io ci credo. L'ottimismo lo coltivo nel mio orto.
Ho scoperto la gioia di vivere a cinque anni, degli anni precedenti non conservo ricordi, ma sono certo che furono magnifici, perché i miei genitori lo erano.
Mia madre faceva la corista. A Trinidad, sua città natale, la chiamavano la "sirena rossa". Era irresistibile, con una pelle da neonato, capelli fiammeggianti che le scendevano fino alle natiche e occhi verdi, lucenti come smeraldi. Quando mio padre la sentì cantare per la prima volta, ne fu conquistato anima e corpo. Si sposarono subito. Le loro nozze si reinventavano ogni sera, suggellate da amplessi appassionati; bastava che si guardassero per vedere un'aurora boreale. Di rado è esistito un amore così forte. Era l'amore delle persone semplici che, sapendosi fatte l'una per l'altra, costituiscono di per sé un mondo.

Questa prima pagina ve la regalo, troppo meravigliosa e speciale per tenermela per me. E vale da sola il libro!
Yasmina Khadra si conferma un grande scrittore, anche se, rispetto ai suoi primi, mi è mancato un po' di slancio, un pochino di svolte in più nella storia.
Forse avevo aspettative troppo alte, ma avrei voluto tanto romanzo in più, anche più spessore del libro, perché è scritto troppo bene per essere finito al volo!

Titolo italiano: Dio non abita all'Avana
Titolo originale: Dieu n'habite pas La Havane
Autore: Yasmina Khadra
Editore: Sellerio
Anno di pubblicazione: 2017

Voto



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