giovedì 25 marzo 2021

LA DONNA DEL RITRATTO di Javier Cercas

Sinossi
A Barcellona, in una torrida serata d'agosto, all'uscita da un cinema Tomas rivede dopo anni Claudia, il suo amore dei tempi del liceo. Lui è solo, sua moglie è in viaggio per lavoro. Anche lei è sola, separata dal marito, e per la prima volta ha lasciato il figlio con i nonni per concedersi un po' di libertà. Potrebbe essere un'occasione per trascorrere una serata piacevole, bere vino, rinverdire ricorsi, magari prendersi una rivincita sul passato. Ma Tomas, che sta vivendo un periodo in assetto precario - un matrimonio che si trascina senza entusiasmo, un lavoro all'università da eterno assistente -, interpreta questo incontro come un segno del destino, e dopo ventiquattr'ore è già pronto a scommettere che Claudia è, ed è sempre stata, la donna della sua vita.
Trascinato da un'esaltazione adolescenziale, il riflessivo professore, quasi servasse inconsapevolmente la sua stessa perdizione, insegue con tutte le sue forze un amore appena intuito, ritrovandosi al centro di un'avventura erotica che ben presto assume i contorni del giallo. Dopo una notte di passione, infatti, quando Tomas è disposto a mettere a repentaglio tutte le certezze della sua esistenza, Claudia svanisce nel nulla, lasciandolo in preda ad atroci sospetti, costretto a intraprendere una ricerca affannosa e a combattere, al tempo stesso, con le ossessioni generate dalla sua mente.

Recensione
AAA Cercasi Javier Cercas...
Ho perso il miglior Cercas con la lettura di questo libro, il Cercas romantico, ironico, geniale e romanziere.
Ho perso anche un po' la sua prosa scorrevole: qui dentro ho trovato tante divagazioni letterarie, molto tecniche sulla letteratura spagnola e sui Tre Moschettieri che mi hanno un pochino appesantito la lettura.

Ma cominciamo dall'inizio, ovvero dal protagonista, Tomas: è un uomo di mezz'età sposato con Luisa che è in attesa del primo figlio. Una sera di agosto si imbatte, davanti ad un cinema dove danno, appunto, La donna del ritratto, in una sua vecchia fiamma di gioventù, Claudia.
Con lui, quella stessa notte, Tomas consuma un rapporto extra coniugale. Sopra questo rapporto costruisce una serie di chimere che lo portano a confessare l'infedeltà alla moglie. 
Questo è l'inizio della fine ovviamente.
La vita di Tomas si sgretola piano piano, si affloscia come un castello di carte mal costruito.
E, l'uomo Tomas, si rivela un burattino in balia degli equivoci e delle false verità che lui stesso ha costruito e, forse, addirittura, rincorso alla ricerca di qualcosa di diverso.
È il classico stereotipo dell'uomo né felice né infelice della propria relazione sentimentale e che subisce la paternità come se fosse una cosa inevitabile, come se fosse una tappa che tutti prima o poi dobbiamo affrontare, una cosa che accade perché accade agli altri, ma che lui non desidera, non vuole.

Il tono del romanzo è tragicomico: Cercas, come sempre, sa affrontare temi che sembrano triti e ritriti con un piglio del tutto caratteristico e parla, allo stesso, modo di eventi che hanno un fondo di dolore e tragicità come di un pic nic in riva al lago o come dell'ultima collezione di Prada.
Dalle pagine non trapela il dolore di Tomas o l'insoddisfazione o la tristezza o la solitudine: credo che, volutamente, Cercas voglia fare arrivare al lettore la tragicomicità dei fatti della vita. Ce li vuole fare accettare per quelli che sono: sequenze di eventi e gesti e decisioni che, come in un domino, generano altri eventi ed altre decisioni. E una piccola frase o un piccolo gesto posso cambiare il corso della vita (nostra e di coloro che ci stanno intorno).
Forse è questo il messaggio che Cercas ci vuole trasmettere con questo romanzo - "diverso" dalla sua classica produzione.
Un romanzo che, all'apparenza, può sembrare molto leggero ma che, sotto sotto, nasconde una morale: l'uomo è fragile, è istintivo e, a volte, un piccolo passo falso può portare ad un completo stravolgimento di vita. 
Ma, in fondo, le cose accadono perché devono accadere e poco possiamo contro il destino.

Nonostante questo, rimango sempre alla ricerca del più geniale e luminoso Cercas che, in queste pagine, non ho, purtroppo, trovato.
Non sono quindi in grado di promuovere a pieni voti questo romanzo che ho trovato opaco rispetto ai suoi altri.
Geniale il fatto di inserire nel romanzo un personaggio secondario che rappresenta l'autore stesso e che appunto, si chiama Javier Cercas. E, ancora più curioso, è che questo personaggio è davvero antipatico, fuori luogo: se è autobiografico mi complimento con Cercas per il coraggio di autocriticarsi.

Titolo italiano: La donna del ritratto
Titolo originale: El vientre de la ballena
Autore: Javier Cercas
Editore: Guanda
Anno di pubblicazione: 1997


Voto

7.0/10



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