mercoledì 10 marzo 2021

STORIA DELLA NOSTRA SCOMPARSA di Jing-Jing Lee

Sinossi
Wang Di ha soltanto sedici anni quando viene portata via con la forza dal suo villaggio e dalla sua famiglia. È poco più che una bambina. Siamo nel 1942 e le truppe giapponesi hanno invaso Singapore: l’unica soluzione per tenere al sicuro le giovani donne è farle sposare il più presto possibile o farle travestire da uomini. Ma non sempre basta. Wang Di viene strappata all’abbraccio del padre e condotta insieme ad altre coetanee in una comfort house, dove viene ridotta a schiava sessuale dei militari giapponesi. Ha inizio così la sua lenta e radicale scomparsa: la disumanizzazione provocata dalle crudeltà subite da parte dei soldati, l’identificazione con il suo nuovo nome giapponese, il senso di vergogna che non l’abbandonerà mai. Quanto è alto il costo della sopravvivenza? Sessant’anni più tardi, nella Singapore di oggi, la vita dell’ormai anziana Wang Di s’incrocia con quella di Kevin, un timido tredicenne determinato a scoprire la verità sulla sua famiglia dopo la sconvolgente confessione della nonna sul letto di morte. È lui l’unico testimone di quell’estremo, disperato grido d’aiuto, e forse Wang Di lo può aiutare a far luce sulle sue origini. L’incontro fra la donna e il ragazzino è l’incontro fra due solitudini, due segreti inconfessabili, due lunghissimi silenzi che insieme riescono finalmente a trovare una voce.

Recensione
Wang Di è una donna profondamente segnata dal dolore, che ha subito soprusi e violenze,sia fisiche che psicologiche e che, dopo essere stata rinchiusa per anni in una casa di conforto a servizio delle voglie dell'esercito giapponese, riesce a riconquistare la libertà e si sposa con un uomo vedovo, molto più vecchio di lei, che lei chiama Il Vecchio.
Con questo uomo trova una stabilità, una pace, anche se non è un matrimonio d'amore i due si fidano l'uno dell'altra e si supportano. Per cinquant'anni rimangono sposati tacendo però verità e ombre del proprio passato. Sono tanti gli interrogativi che chiedono una risposta:
dove si reca il vecchio ogni 12 Febbraio?
E quale perdita nasconde la disperazione silenziosa di Wang Di?
Il tutto si intreccia con la storia di Kevin, questo ragazzino un po' sfigato, emarginato dal gruppo e bersaglio di azioni di bullismo da parte di un suo coetaneo. 
Un ragazzino particolarmente solo, perché cresciuto con due genitori distanti ma, soprattutto, con un padre incline alla depressione.

Dopo quella sera, mio padre sparì ancora di più. Fu allora che imparai che è possibile sparire anche senza andarsene, e anche più di quanto aveva fatto lui. Diventare più vuoti del vuoto. Più neri del nero. Gli ci volle mezzo anno per tornare tra noi, e quando tornò, sembrava che non se ne fosse mai andato.

È un padre che, a sua insaputa, è figlio di un segreto il quale verrà piano piano a galla solo quando la nonna paterna di Kevin, sul letto di morte, confessa al nipote, pensando di star parlando con il figlio, una sconvolgente verità.
Sarà Kevin che, scavando nel passato del padre dopo aver scovato un fascio di vecchie lettere scritte in cinese nella camera della nonna ormai morta, riuscirà a riannodare i fili di un intreccio vecchio di 50 anni.

Questo romanzo storico, ambientato durante la seconda guerra mondiale e, in particolare, negli anni dell'occupazione Giapponese di Singapore, ha il coraggio di affrontare e sdoganare il tema delle ragazze di conforto, che dovevano, appunto, dare conforto ai soldati dell'esercito giapponese. Donne in giovanissima età rese schiave e rinchiuse in una stanza, sottonutrite, oggetto di qualsiasi forma di abuso, costrette spesso ad abortire i figli di quella violenza, sono donne che hanno avuto il coraggio di continuare a vivere nonostante le profonde ferite subite.
Sono donne "scomparse", rubate alla famiglia, a cui viene cambiato il nome, un cambio di nome che segna indelebilmente il confine tra ciò che erano prima e ciò che saranno poi. Donne che per sopportare le brutalità si estraniano, si sdoppiano: Wang Di, una volta entrata nella casa di conforto, cambia il nome in Fujiko. Ed è Fujiko che subisce gli abusi, non Wang Di. Wang Di continua ad essere la ragazzina pura e ingenua che contribuiva all'economia famigliare vendendo uova e patate al mercato.
Ma questa è anche la storia di altre scomparse, e i pezzi di queste storie vengono ricostruiti pagina dopo pagina grazie all'alternanza delle tre voci narranti che, inizialmente, appaiono scollegate tra loro ma vanno via via intrecciandosi a formare un'unica matassa. Questo espediente letterario contribuisce a rendere molto piacevole la lettura.

È un romanzo che va letto, sia che per la sua importanza storica che, molto più banalmente, per la sua bellezza al quale posso muovere solo la piccola critica di essere un pochino lento nella parte iniziale.
Comunque un bellissimo esordio di una giovanissima e talentuosa scrittrice.

Titolo italiano: Soria della nostra scomparsa
Titolo originale: How We Disappeared
Autore: Jing-Jing Lee
Editore: Fazi editore
Anno di pubblicazione: 2020


Voto

9.0/10

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