domenica 28 febbraio 2021

PIOGGIA SUL VISO di Natsuo Kirino

Sinossi
Dalle finestre del suo appartamento all'undicesimo piano, Murano Miro osserva la foschia che avvolge i grattacieli e i locali a luci rosse di Tokyo. Trentadue anni, senza un filo di trucco, il volto pallido e i capelli corti, Miro si spoglia, fa una doccia, beve un caffè bollente, ma la sensazione che quella nebbia umida e fastidiosa non sia solo fuori, ma anche dentro di sé, non l'abbandona. Forse è colpa della pioggia incessante o dell'incubo in cui le è apparso in sogno il fantasma del marito. Oppure della telefonata notturna a cui non ha risposto. Quando il campanello suona e sulla porta appaiono Naruse - l'amante della sua cara amica scrittrice Yoko - e uno sconosciuto "ripugnante", vestito con "camicia di seta blu elettrico, pantaloni turchesi e Rolex d'oro con diamanti", Miro apprende finalmente a cosa attribuire la sua sgradevole sensazione: Yoko ha rubato cento milioni di yen a un pericoloso boss della yakuza e poi è scappata! La giovane donna non si è ancora ripresa dallo shock di quella notizia, che i due uomini la trascinano ai piani alti di un grattacielo di Shinjuku, dove il boss Uesugi le concede una settimana di tempo per recuperare i soldi o dimostrare la propria estraneità ai fatti. Scortata da Naruse e dal giovane yakuza Kimishima, Miro intraprende una disperata corsa contro il tempo. Cerca tracce dell'amica nel suo appartamento, interroga editori, familiari, amici, e persino Fujimura e Yukari, gli assistenti di Yoko. Tutti, però, si dicono all'oscuro dei fatti.
Anche se è convinta che qualcuno di loro stia mentendo, in mano non ha nessuna prova, nessuna pista - niente di niente.
quando il celebre musicista Kawazoe Katsura le racconta che Yoko si trovava in Germania per scrivere un reportage sulle discriminazioni razziali dei Giapponesi a Berlino e li, travestita da prostituta, ha assistito all'assassinio di un pericoloso capo neonazista i dubbi e le domande di Miro, anziché dileguarsi, aumentano. Chi ha rubato i soldi? Dov'è ora Yoko? E per quali motivi frequentava assiduamente locali di bondage e sadomaso?

Recensione
Ad un anno esatto dalla mia scoperta de Le quattro casalinghe di Tokyo riprendo il filo con questa scrittrice Giapponese super prolifica in patria e troppo poco tradotta in italiano e che ha vinto numerosi premi con i suoi romanzi fiume (Le quattro casalinghe di Tokyo, appunto, e Grotesque).
Questo La pioggia sul viso è il primo romanzo della serie della detective Miro Murano e, per quanto mi è dato sapere, è anche il suo primo romanzo.
Non credo di poterlo definire come un vero e proprio giallo, forse è più un poliziesco molto ben romanzato. O forse, più semplicemente, è un libro con uno suo proprio stile come tutti quelli (finora letti) di questa scrittrice così amata.
La protagonista detective di questo romanzo è una donna provata da un passato difficile, la cui esistenza attuale è contraddistinta da una vita riservata e dalla solitudine. La scomparsa dell'amica Yoko rivoluziona la sua vita e in pochi giorni Miro si trova ad imparare l'arte investigativa e a risolvere enigmi.
Ma chi è veramente Yoko, questa figura eclettica, attraente e allo stesso tempo viziosa, piena di debiti? Per quale motivo è scomparsa nel nulla? È davvero solo una questione di soldi o dietro questo mistero c'è qualcosa di più "grande"?
L'impianto del libro può sembrare, apparentemente, di una banalità mostruosa ma, vi assicuro, Natsuo Kirino è talmente talentuosa da rendere sublime anche la più scarna delle trame.
Così come mi è successo con Le quattro casalinghe di Tokyo (un po' meno con L'isola dei naufraghi), ho divorato questo romanzo border line che mischia tanti stili e generi. 
L'autrice è capace, come pochi altri scrittori Giapponesi, di regalarci perfette fotografie della società nipponica e vividissime descrizioni dei suoi personaggi, pochi, ben delineati, ma messi al posto giusto nel momento giusto. 
L'autrice, nello stesso libro, mescola tanti ingredienti ma, soprattutto, riesce, in maniera magnifica, a fare un'analisi oggettiva delle perversioni della psiche umana, e a descrivere, senza pudori, tante sfaccettature estreme e viziose dei suoi personaggi.
Un libro dalla trama così lineare da rischiare di scadere nella noia ma, talmente ben scritto, da mantenere sempre viva l'attenzione del lettore. 
E, ovviamente, con un finale che vi lascerà stupiti per la sua arguzia.

Consiglio vivamente questa scrittrice di impressionante talento e, decisamente, nata per scrivere, che è capace di tenere sempre viva l'attenzione del lettore.
Non posso permettermi di dare un voto pieno in quanto questo romanzo, soffre, ahimè, il confronto con Le quattro casalinghe di Tokyo, ritenuto da me superlativo e che, quindi, appanna e un pochino sbiadisce i suoi altri romanzi...almeno fin'ora... (e la speranza è l'ultima a morire...tutti i suoi altri romanzi mi attendono e mi ammiccano dalla libreria...dovrò imparare l'arte di centellinare, anche se l'istinto sarebbe quello di farne indigestione)!


Titolo italiano: Pioggia sul viso
Titolo originale: Kao ni Furikakaru Ame
Autore: Natsuo Kirino
Editore: Neri Pozza
Anno di pubblicazione: 2015

Voto

9.0/10

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