mercoledì 30 novembre 2022

I GIORNI DELL'ARCOBALENO di Antonio Skarmeta


Tanti anni fa ebbi la fortuna di leggere il bellissimo romanzo di questo autore cileno "Il postino di Neruda" da cui è tratto il film con la Cucinotta e Troisi e lo amai molto.
Avevo, quindi, il desiderio di ricimentarmi con la scrittura di questo autore fortemente politicizzato e così tipicamente sudamericano nel suo approccio alla letteratura e alla vita.
Questo suo nuovo romanzo (edito nel 2012 da Einaudi) ci racconta del referendum cileno del 1988, “il referendum più folle della storia dell’umanità”.

Quindici anni dopo il colpo di stato dell’11 settembre 1973, con il quale fu rovesciato il governo cileno di Allende ad opera della giunta militare, il generale Pinochet decide di indire un referendum per dare un tocco democratico alla propria dittatura, per legittimarsi agli occhi del mondo, concedendo all’opposizione, pochi giorni prima del voto, la possibilità di svolgere una campagna elettorale in favore del No alla quale veniva riservato un quarto d’ora al giorno di trasmissione all’interno di una pubblica informazione oramai completamente monopolizzata dalla dittatura.
Skarmeta ci racconta, romanzandola, questa vicenda storica, utilizzando due personaggi: Nico Santos e Bettini.

 

Il primo è un giovane studente amante della letteratura, fidanzato con Patricia Bettini (figlia dell'altro grande personaggio di questo romanzo) e, soprattutto, figlio di un professore di filosofia che viene arrestato, mentre fa lezione davanti alla sua classe al completo, e fatto sparire perché palesemente contrario al regime (qui mi viene in mente la canzone Contro dei Nomadi). 
Il secondo (Bettini) è un grafico pubblicitario di professione, anch'egli di fede politica "scomoda" al quale viene affidato il compito di creare lo slogan e la trasmissione a favore dei NO al referendum.
Le vite dei due sono intrecciate e accomunate dall'esistenza di Patricia, fidanzata di Nico e figlia di Bettini, studentessa Hippy dichiaratamente contro il regime di Pinochet, sempre pronta a urlare il suo dissenso e a chiedere, con forza, un sovvertimento di questo regime.
È un popolo, quello Cileno, che è stato plasmato ad immagine e somiglianza del suo dittatore ma che, ad un certo punto, alza la testa, di fronte ai tanti desaparecidos, le tante ingiustizie, le libertà negate, l'appiattimento delle menti perpetrato dal governo e vuole dire NO.
Pur essendo, quindi, ardua, l'impresa che Bettini è chiamato a svolgere, è necessaria, come sostiene la coraggiosa e bellissima moglie, Maddalena.
Ha paura Bettini, ed è combattuto: terrore delle ritorsioni verso i propri cari, terrore di quello che potrebbe capitare a lui stesso.
Ma la sua campagna, che ha come colonna portante Il Valzer del NO, risulta essere un grande successo e al referendum il popolo vota NO al regime, SI alla libertà, incoronando Bettini come grande eroe nazionale.

 

Ho trovato particolarmente ben riuscito l'intreccio tra il filone del libro che ci parla di Bettini e quello che ci racconta di Nico, alla ricerca, si, del padre scomparso, ma anche, alla ricerca di sé stesso, dell'amore e del senso della vita. È, quello di Nico, uno splendido personaggio che, personalmente, ho amato moltissimo, sia per la forza che lo caratterizza, sia per la capacità che ha questo giovane di continuare a sognare e a credere in un futuro migliore nonostante tutto ciò che lo circonda.
Non smette mai, Nico, di sperare nel ritorno del padre e, nel frattempo, non si ferma, anzi, vive e respira a pieni polmoni, si mette in gioco, ama.

Ho ritrovato, in questo libro, la scrittura pulita e incisiva che avevo conosciuto con Il postino di Neruda e, soprattutto, il grande carattere, la grande forza di questo scrittore così marcatamente sudamericano, politicizzato, convinto e schierato.
Una lettura che mi ha fortemente appassionata sia per il suo argomento (sono molto appassionata della storia contemporanea del Sud America), sia per come è stata affrontata da Skarmeta, di cui ho letto troppo poco, e me ne rammarico: è un grande intellettuale dal sorriso gentile che arricchisce molto il lettore.


Titolo italiano: I giorni dell'arcobaleno
Titolo originale: Los dias del arcoiris
Autore: Antonio Skarmeta
Anno di prima pubblicazione: 2012
Casa editrice: Einaudi

Voto

8.0/10 



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