mercoledì 30 novembre 2022

IL LADRO DI GIORNI di Guido Lombardi


Salvo, 11 anni, vive a Trento con gli zii che si sono trasferiti lì da Bari.
Salvo è orfano di mamma mentre il padre è, da anni, in prigione.
Si è ricostruito una vita lontano dall'uomo che gliel'ha distrutta (il padre, appunto) e che, magicamente, un giorno ricompare con un documento del tribunale: Salvo può passare quattro giorni con il padre che lo condurrà in un viaggio in auto da Trento a Bari. 
Un viaggio che cambierà tutto e che gli ruberà, di nuovo, il padre, appena ritrovato.
È un criminale il padre di Salvo, non è un uomo pulito e il viaggio verso Bari si rivela come l'ennesima bugia: un bambino è molto meglio di una pistola! Questo è ciò che Vincenzo, il padre di Salvo, dice sottovoce al camionista sospetto che fa da fattorino della droga che Vincenzo e Salvo dovranno consegnare a Bari. Un bambino tiene lontane le pattuglie della polizia, da apparenza di pulito, di legale...
Quando Salvo capisce l'antifona è, inizialmente, spaventato, vorrebbe scappare e tornare nell'abbraccio sicuro della zia. Poi, invece, entra in qualche modo in sintonia con il padre e vive questo lungo viaggio come un'avventura e una riscoperta di un sentimento figliale ormai dimenticato.

Ho ritrovato moltissime delle sensazioni che ho provato leggendo Genovesi in questo romanzo, probabilmente perché tutta la vicenda è narrata dal punto di vista e con la voce di Salvo, di cui sembra di ascoltare un racconto detto ad alta voce.
È tutto di pancia, infatti, questo romanzo che mi ha catturata e ipnotizzata, tenendomi attaccata alle pagine con il desiderio spasmodico di capire dove si sarebbe arrivati, come si sarebbe evoluto il rapporto tra Salvo e suo padre Vincenzo e, soprattutto, da dove è cominciato tutto e perché.
Lo stile di scrittura scelto permette di affrontare un tema doloroso e vicende sicuramente non leggere con una certa lievità: a volte con ironia, altre regalando una lacrima, questo autore ci porta per mano in un viaggio padre/figlio di crescita, sia per il loro rapporto che per i personaggi stessi. L'epilogo non felice (che motiva la scelta del titolo) viene, quindi, perdonato dal lettore che, dopo quasi 300 pagine assolutamente lievi, può perdonare questo finale triste e catartico.
Un libro che, per quanto mi riguarda, è tra i più belli e commoventi letti quest'anno, dandomi un senso, insieme, di appagamento e di bisogno di leggere, leggere e ancora leggere.


Titolo: Il ladro di giorni
Autore: Guido Lombardi
Anno di prima pubblicazione: 2019
Casa editrice: Feltrinelli

Voto

9.0/10

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