martedì 8 maggio 2018

ALBA di Selahattin Demirtaş


Il libro è una raccolta di dodici racconti che
hanno come protagoniste, principalmente, le donne.
Ognuna di loro è diversa, ha una diversa estrazione sociale, un diverso ruolo nella società, età diverse ma sono tutte accomunate da una stessa cultura (quella Turca) e dalla necessità di andare oltre a questa in una ricerca di una libertà individuale troppo spesso negata.
Recensione
Ho sempre fatto fatica a leggere i racconti, vi dico la verità. Spesso vengo attratta da un libro, su uno scaffale di una libreria, ma, quando lo scopro essere una raccolta di racconti lo riposo sullo scaffale e mi dico: più avanti lo leggerò.
Diciamo pure che sono prevenuta nei confronti delle raccolte di racconti.
Da questo "Alba" sono stata attratta perchè l'autore, attualmente in carcere in attesa di giudizio, ha scritto il libro durante il periodo di detenzione in una prigione Turca. Deputato in Parlamento e capo dell'HDP (Partito democratico del popolo) ha sempre rappresentato le minoranze religiose e non. Tempo fa avevo letto un articolo di l'Internazionale (potete leggerlo qui) e mi sono incuriosita quando ho visto il libro.
Ho quindi superato i miei pregiudizi e ho fatto la cosa giusta.
Il libro, infatti, è scritto bene e i racconti sono di carattere veramente vario: si alternano racconti prettamente femministi e che condannano la condizione della donna in una cultura che, ancora troppo spesso, la opprime, la stropiccia, la viola e non la rispetta come merita, a racconti più leggeri, di speranza ed esortazione ad andare oltre, fare altro, vedere più in là.
Ho trovato particolarmente belli i racconti "La pasta di Aleppo", "Solo come la storia", "La sirena" e "Seher" che, appunto, in Turco significa Alba e che è anche il nome della protagonista di uno dei racconti, forse il più triste e crudo. Questo racconto accende i riflettori sulla condizione della donna in una cultura che, ancora troppo spesso, considera una donna violata come colpevole e che, per questo, deve essere punita due volte:


In un bosco, sul far della sera, tre maschi si erano presi i sogni di Seher.
In un campo deserto, nel cuore della notte, tre maschi le presero la vita.

Seher, violentata da tre coetanei, e quindi considerata dalla famiglia come macchiata per sempre da una macchia indelebile, trova la morte per mano di coloro i quali avrebbero dovuto proteggerla, denunciare, darle la forza per andare oltre e per credere ancora nel mondo e nel suo valore di donna.
Retaggi culturali e religiosi che vincono l'amore figliale e fraterno e che ci condannano immancabilmente, ci definiscono come impure. 
Noi, quelle che diamo la vita.
...perchè ogni uomo dovrebbe prima di tutto ricordare che da noi viene, che noi gli diamo forma, che noi gli diamo la vita...
e noi dovremmo urlarlo, di più!

Titolo italiano:Alba
Titolo originale:Seher
Autore: Selahattin Demirtaş
Editore: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2018

Voto

8.5/10

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2 commenti:

  1. Anche io ho dei problemi con i racconti, di solito li evito perchè faccio fatica ad appassionarmi! ;)

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  2. Esatto. Ma a volte, così facendo, mi precludo delle belle letture. Tipo con Donne dagli occhi grandi della Mastretta ho fatto la stessa cosa per tanti anni, salvo poi pentirmi di non averlo letto prima!

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