sabato 11 dicembre 2021

E POI SAREMO SALVI di Alessandra Carati


Sinossi
Aida ha appena sei anni quando, con la madre, deve fuggire dal piccolo paese in cui è nata e cresciuta. In una notte infinita di buio, di ignoto e di terrore raggiunge il confine con l'Italia, dove incontra il padre. Insieme arrivano a Milano. Mentre i giorni scivolano uno sull'altro, Aida cerca di prendere le misure del nuovo universo. Crescere è ovunque difficile, e lei deve farlo all'improvviso, da sola, perché il trasloco coatto ha rovesciato anche la realtà dei suoi genitori. Nemmeno l'arrivo del fratellino Ibro sa rimettere in ordine le cose: la loro vita è sempre "altrove" – un altrove che la guerra ha ormai cancellato. Sotto la piena della nostalgia, la sua famiglia si consuma, chi sgretolato dalla rabbia, chi schiacciato dal peso di segreti insopportabili, chi ostaggio di un male inafferrabile. Aida capisce presto che per sopravvivere deve disegnarsi un nuovo orizzonte, anche a costo di un taglio delle radici.

Recensione
Sono arrivata a questo romanzo grazie alla mia voglia di conoscere qualcosa in più sulla storia del Balcani, sulla guerra che li ha devastanti, una guerra a qualche centinaio di km da casa nostra ma di cui abbiamo sempre saputo poco. Un po' perché molto si è taciuto riguardo a quel conflitto insensato e crudele ma soprattutto perché in quegli anni così assurdi, in Italia eravamo troppo intenti ad arricchirci, a globalizzarci, per diventare una grande realtà economica e politica nel quadro d'Europa.
E così i nostri vicini disperati e straziati sono stati lasciati volontariamente nel dimenticatoio.
In realtà, ciò che ho trovato in questo romanzo, che narra la fuga di una famiglia Bosniaca in Italia agli albori della guerra è, si, una storia di immigrazione, ma è molto molto di più.
Aida scappa con i genitori in Italia mentre la madre è incinta del fratello Ibro. Giunti in Italia la famiglia fatica ad ambientarsi: i genitori di Aida sono chiusi, non capiscono la sua voglia di studiare ed emanciparsi, le impediscono di avere rapporti sentimentali con un italiano. Sono altrettanto rigidi con Ibro che è un bambino molto vivace, difficile da domare. 
E così Aida si lega profondamente ad una coppia italiana diventata amica dei genitori e decide, addirittura, di lasciare la famiglia d'origine per vivere con i due amici dei genitori e, addirittura, di farsi adottare da loro.
Questa importante rottura con la famiglia di sangue segna anche l'esplodere della malattia psichiatrica del fratello Ibro: schizofrenico e restio a seguire qualsiasi tipo di terapia, il ragazzo degenera velocemente e la sua malattia diventa il grande mostro da sconfiggere che scaverà cunei profondi sia nei genitori di Aida che in Aida stessa.
È una grande storia di amore tra fratello e sorella quella che questa scrittrice, nel suo esordio letterario, ci racconta. Ma è anche la storia di una famiglia che, da che rotta in mille cocci, nel grande dolore, si ricostruisce e si rinsalda.
Non vi nascondo che ho pianto leggendo questo libro meraviglioso nella sua crudezza e nella sua drammaticità.
Un libro scritto senza pietà nei confronti del lettore che non riceve sconti: la lettura fa soffrire, di pagina in pagina questo libro ci pugnala con la sua durezza. Si perché è una storia tragica quella che ci racconta: anzi è una storia tragica dentro la Storia tragica dei Balcani. Vite spezzate che tali rimangono nonostante la fuga all'estero. Una fuga che salva, si, la vita, ma non lo spirito, non il cuore, non l'anima che rimangono la, da dove sono partite, nelle fosse comuni e nei campi di tortura, con le donne violentate e i prigionieri torturati e mutilati. Il tutto in nome di una guerra civile insensata, una guerra religiosa e sociale senza nessun tipo di fondamento.
La storia di Ibro mi ha straziata, mutilata un po' dentro e le ultime pagine di questo libro, che in poche battute ci sbatte brutalmente dentro il passato e dentro una guerra oscena mi hanno invaso il cuore in una maniera che non so spiegare.
Sconvolta e cresciuta dopo questa lettura così meravigliosa, chiudo il libro con un senso di disorientamento e ottundimento che poche volte ho provato, con un po' di rabbia e con sofferenza, ma grata per essere incappata in questo libro che è, senza alcun dubbio, uno dei più toccanti mai letti.


Titolo: E poi saremo salvi
Autore: Alessandra Carati
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2021

Voto
10/10

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