mercoledì 8 dicembre 2021

QUELLO CHE NON SIAMO DIVENTATI di Tommaso Fusari

Sara e Michael, due fratelli, lei la sorella maggiore, lui di qualche anno più piccolo.
Condividono un misero appartamento nel centro di Roma: i casi della vita li hanno portati ad essere, l'uno per l'altra, due semplici coinquilini che hanno pure poco da dirsi. 
Anzi a volte si disprezzano: lei chiusa sopra il suo dolore eppure così orgogliosa da non volerlo dimostrare, lui abbandonato alla vita, senza un obiettivo, senza uno scopo. 
Michael è il classico che passa le giornate sul divano davanti alla TV e le notti con Lola, di cui è perdutamente innamorato. Un ragazzo senza un lavoro, che non contribuisce al bilancio familiare, anzi pesa su Sara la quale, invece, si è tuffata nel lavoro che le da appena appena lo stretto necessario per vivere e per mantenere lei e il fratello.

Sara e Michael non sono sempre stati due estranei l'uno per l'altra: un tempo si volevano bene, passavano del tempo insieme, erano due complici, uno faceva da spalla all'altro.
Poi qualcosa di terribile, un dolore indicibile e ingiusto li ha travolti e li ha resi quelli che sono: due anime perse e straniere. Due che si guardano da lontano e, pur amandosi di quell'amore incondizionato che solo due fratelli possono provare, non riescono a tendersi la mano, ad avvicinarsi.
E così Sara si butta nel lavoro: il suo capo Alex la nota e cerca di avvicinarla in ogni modo. Pur essendo un uomo sposato vorrebbe avere una relazione fisica e sentimentale con lei.
Ma Sara non vuole e non lo ritiene opportuno e lo rifiuta. Così mentre la storia d'amore tra Michael e Lola decolla, Sara si trova invischiata in una situazione difficile e per nulla romantica.
Ed è proprio questo rapporto insano tra Sara e il suo capo che, sfociando in episodi poco piacevoli, riavvicinerà i due fratelli, rimettendo insieme i cocci di una relazione che si era rotta anni prima.
I due, di fronte ad un nuovo dolore, scelgono di intraprendere una strada diversa rispetto a quella della rottura intrapresa anni prima: ritornano a dove tutto è iniziato, a quell'infanzia felice e, prese in mano le foto di loro, bambini, ricostruiscono la loro relazione di fratello e sorella da dove l'avevano lasciata.

Nonostante la giovane età di Tommaso Fusari (classe 1992...10 anni in meno della sottoscritta!!!) ho trovato questo romanzo particolarmente maturo da diversi punti di vista: nel modo in cui racconta l'enorme dolore di una perdita ma anche nella maniera in cui affronta il delicatissimo tema della violenza sulle donne. Lo fa in maniera molto pragmatica e realistica descrivendo una situazione che ciascuna di noi potrebbe trovarsi ad affrontare, denunciando anche il fatto che, spesso, risulta difficile "denunciare", proprio per il fatto che siamo pochissimo tutelate dalla giustizia e dal sistema.
È un romanzo che ho trovato molto ben scritto ed una lettura che giudico assai piacevole. Un libro dal carattere molto italiano: tanto sentimento tra le pagine, tanti capitoli (forse tutti) scritti di pancia. Si vede che è una storia che l'autore ha covato dentro di sé per molto tempo prima di metterla per iscritto, proprio per la sua maturità.
Spero di poter leggere presto altre pagine di questo autore che promette davvero bene e di cui recupererò le opere precedenti, soprattutto perché sono curiosa di capirne l'evoluzione nel tempo.


Titolo: Quello che non siamo diventati
Autore: Tommaso Fusari
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2019

Voto
9.0/10

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