mercoledì 15 dicembre 2021

AL CONTRARIO di Giuseppina Torregrossa

Siamo a Malavacata, un paesino nell'entroterra Siciliano in provincia di Palermo, e tutto comincia nel 1927 quando il dottore Giustino Salonia, viene inviato in paese in qualità di medico condotto.
Se pur restio ad accettare l'incarico poiché considerato di bassa manovalanza, il medico, attratto dallo stipendio fisso, seppur modesto, e dalla possibilità di allontanarsi dalla moglie che comincia a stargli un po' stretta, nonostante la nascita della prima figlia, che ha pochi mesi, Giustino decide di accettare e si trasferisce a Malavacata.
Se, inizialmente, lo studio medico rimane deserto, poiché i paesani sono molto restii a visitarlo, per la scarsa fiducia che ripongono nella figura del dottore, dopo aver curato una giovane e attraente ragazza, Concetta, sottopostasi ad un aborto clandestino e mal eseguito, la fama di bravo dottore ha cominciato a spargersi tra i paesani e la gente ha cominciato a fidarsi è a consultarlo, non solo per questioni propriamente mediche.

Nonostante Gilda, la moglie di Giustino, trovi grande libertà nel poter vivere da sola a Palermo (dove si intrattiene con un giovane...anche se è un amore puramente platonico), spinta dalle possibili dicerie che potrebbero nascere sul suo conto, dopo diversi anni di lontananza dal marito, decide di ricongiungersi a lui e raggiungerlo a Malavacata.
Qui trova una realtà caratterizzata dalla povertà, una realtà rurale dove gli animali convivono a stretto contatto con le persone, dove il progresso portato dal fascismo è ancora ben lontano e dove tutto sembra cristallizzato al secolo precedente.
Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il paese si spopola poiché tutti i maschi adulti, incluso Giustino, partono arruolati e le donne rimangono sole.
Se in un primo momento, convinte che il conflitto durerà poco e che i maschi si ripresenteranno presto a casa, le donne abbandonano i campi, gli animali e tutte le attività pratiche per rinchiudersi nelle proprie abitazioni, dopo qualche mese, rendendosi conto che devono pur procurarsi da mangiare e di che vivere, le donne si rimboccano le maniche, decidono di collaborare e danno nuova vita alle campagne e agli allevamenti facendoli prosperare.
E anche l'atmosfera del paese cambia completamente: al controllo sociale e ai pettegolezzi si sostituiscono le confidenze, le alleanze tra donne. In un mondo senza uomini tutto diventa più radioso e prolifico.

Giuseppina Torregrossa, autrice che non conoscevo nonostante i suoi numerosi romanzi, ci racconta una Sicilia verace, e lo fa utilizzando, tanto, tantissimo il siciliano, lingua di cui il romanzo è veramente intriso.
Se, da un lato, questa scelta letteraria, permette al lettore di immergersi appieno nell'atmosfera e nella cultura dell'isola, dall'altro, avendo poca dimestichezza con questo dialetto difficile, per noi del Nord, ho arrancato un pochino nella lettura, che mi e' risultata rallentata, proprio per la necessità di leggere e rileggere intere righe e intere conversazioni, nella speranza di capirci qualcosa.
Nonostante questa difficoltà e questo neo, il romanzo mi è parso molto godibile: gli avvenimenti di Malavacata e tutti i suoi personaggi, che rendono il romanzo un romanzo corale, una sorta di saga famigliare allargata, mi hanno permesso di assaporare una realtà, quella Siciliana di circa un secolo orsono, molto caratteristica, gogliardica e unica.
Colori, sapori e odori intensi si sono insinuati nella mia fantasia e mi hanno accompagnato durante tutta la lettura. 
Mi è piaciuta soprattutto l'ultima parte del romanzo dove viene riscattata appieno la Donna che non viene più vista solamente come quella che deve figliare, badare alla casa e ai figli e, sostanzialmente, rendersi succube dell'uomo, bensì come la motrice vera di tutta la società, una società che, privata dell'uomo, si rivela migliore, più produttiva e organizzata, molto più vivida e in pace. Una società dove vengono appianati i conflitti e le scabrezze, diventando un esempio di progresso e sviluppo.
Consigliatissimo a tutti coloro che sono avidi di storia dell'Italia, poiché la contestualizzazione storica e geografica è il fiore all'occhiello di questo romanzo.

Titolo: Al contrario
Autore: Giuseppina Torregrossa
Editore: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2021

Voto
8.0/10




 

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