mercoledì 29 dicembre 2021

LE NOSTRE PAROLE NEL TEMPO di Rosanna Amaka

Questo esordio letterario che, confesso, mi ha attratto per la sua copertina è stato scritto da un'autrice di origine mista (metà africana e metà giamaicana per la precisione) e questo fa capire molto del suo romanzo che è, si una storia d'amore, ma anche un romanzo incentrato sulle tematiche del razzismo e dell'emigrazione.
I due protagonisti, infatti, Micheal e Ngozi, sono due ragazzi di colore, l'uno di origine Giamaicana ma nato a Londra e l'altra nigeriana, immigrata poi in Inghilterra.
È il 1981 e siamo a Brixton, un quartiere di Londra, dove le differenze razziali sono molto spiccate. Micheal e la sorella Marcia vivono con Ms Lorenz, la madre non biologica ma che si è sempre presa cura di loro, la quale viene orrendamente uccisa dal fratello di Michael, Simon, affetto da disturbi psichiatrici e, per questo, assolto dalla condanna di omicidio. Da questo momento Michael ancora adolescente dovrà farsi carico della famiglia e, spinto dalla necessità di fare soldi veloci e facili, si ritroverà in giri poco raccomandabili.

Ngozi, invece, nata e cresciuta in Nigeria, dopo aver subito gravi abusi, prima dal marito della donna che l'ha assunta come domestica, e poi dal suo titolare, si imbarca in una relazione con un uomo inglese. E questa relazione la condurrà proprio in Inghilterra dove conoscerà Michael del quale si innamorerà perdutamente.
Pur se l'impianto narrativo del romanzo è abbastanza basilare e, in alcune occasioni, anche scontato, la scrittura di Rosanna Amaka, così pregnante e coinvolgente, rende tutto molto godibile e leggibile.
Ho apprezzato, più di tutto, il fatto che l'autrice sappia affrontare argomenti molto importanti come quello delle difficoltà che può incontrare un migrante, specie se donna e sola, in paesi occidentali e, apparentemente, democratici ed avanzati: lavori sottopagati, preconcetti, sfruttamento.
Anche il tema del razzismo, il classico "uomo nero al posto sbagliato nel momento sbagliato" che viene accusato ingiustamente di atti illeciti da lui non compiuti, solo per il fatto che è nero, è molto ben affrontato in questo libro: una denuncia fatta ad alta voce senza offendere e senza passare il segno. 
Un libro molto moderno, ricco di dialoghi eppure romantico e classico al tempo stesso.
L'autrice ha scelto anche di introdurre un io narrante onnisciente: da voce ad una ex schiava africana deportata nelle piantagioni di cotone, una sorta di angelo che segue le vicende dei protagonisti raccontandole dall'esterno. Un angelo che un po' racconta la sua storia e un po' quella dei due protagonisti, accomunati dal dolore che ha segnato le loro vite e dalla fatica di cavarsela da soli, di dover contare solo sulle proprie capacità ed iniziative.
Insomma, un libro scoperto per caso e che, sempre per caso, rientra molto nelle mie corde e che, quindi, mi ha regalato un bel finale del 2021.

Titolo italiano: Le nostre parole nel tempo
Titolo originale: The Book of Echoes
Autore: Rosanna Amaka
Editore: Piemme
Anno di pubblicazione: 2021

Voto
8.0/10



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