venerdì 11 febbraio 2022

LA RICETTA DEL CUORE IN SUBBUGLIO di Viola Ardone

Sinossi
Dafne è architetto, vive a Milano, è sicura di sé e indipendente, e cerca questa cura nelle leggi e nei simboli della matematica, provando a calcolare gli algoritmi delle emozioni. Ma la sua infanzia è rimasta nascosta da qualche parte. Non ha ricordi. Qualcosa si è incastrato in lei. Decide di andare da un'analista che le suggerisce di voltarsi indietro per tornare a cercare quella bambina che da qualche parte si è perduta dentro di lei, di tenerla per mano e di provare ad ascoltare la sua voce... Attraverso il filo dei ricordi, la Dafne adulta ritrova la Dafne bambina, la sua città, Napoli, la sua famiglia. Non sarà facile questo incontro, perché quello che Dafne bambina ha da raccontare è ora commovente e tenero come il dolce della domenica, ora inquietante, come incubi in una camera buia... e sarà proprio laggiù, in un'infanzia che ha i colori, i sapori e i suoni del Sud, che Dafne scopre una ricetta, semplice ed efficace come quelle imparate dalle nonne sedute in cucina nei loro grembiuli conditi di odori e sapori. Una ricetta semplice e speciale per guarire dalla nostra inadeguatezza, per ascoltarsi, capirsi, affrontarsi e, ogni tanto, anche perdonarsi.

Recensione
La ricetta del cuore in subbuglio è il primo romanzo di Viola Ardone, e si vede.
Se avessi letto, prima di Oliva Denaro, questa sua opera, forse non avrei perseverato nella lettura di quest'autrice. Non perché il romanzo sia brutto o banale, anzi, forse è fin troppo costruito. Ecco mi è giunto come forzatamente costruito e arzigogolato.
Si parla di amore e di famiglia in questo romanzo dove Dafne, la protagonista, bambina molto intelligente e giovane donna confusa e un po' sfigatella si narra al lettore tramite la sua duplice voce: quella di lei bambina, appunto, e quella di lei donna.
Le due parti sono ben distinte grazie al carattere di stampa diverso ed è brava l'autrice, nella parte in cui la bimba parla, a ricreare l'idea grazie al linguaggio fanciullesco, sgrammaticato, incompleto, a volte.
Alla base di tutto il romanzo c'è la matematica, in particolare la geometria: infatti, tramite i teoremi di geometria, Dafne ci racconta la sua idea di amore. Trovata letteraria, questa, molto carina ed alternativa.
Quello che mi è un po' mancato, tra gli amori che non funzionano di Dafne e i dolori famigliari è, diciamocelo, la STORIA. Ecco secondo me la trama è molto molto scarna. Forse l'autrice aveva l'intento di farci arrivare, più che altro, un romanzo psicologico, dove tutto si basa sul flusso di coscienza della protagonista che si racconta in prima persona ma a me, alla lunga, questa scelta ha un pochino annoiato.
Ecco, quindi, che viene fuori un romanzo ricco di spunti ma, a mio avviso, immaturo, a volte un po' scialbo, altre troppo farcito. Come una panino strapieno che, al primo morso è buonissimo ma alla lunga pesa un po' sullo stomaco.
Sicuramente è un romanzo di formazione che rivela un grande talento dell'autrice che, con i suoi romanzi a seguire, è stata in grado di dire tanto e di imporsi sulla scena letteraria italiana.
Questo è un libro da leggere se si vuole completare il quadro, capire da dove Viola Ardone è partita e quale strada ha imboccato. 

Titolo: La ricetta del cuore in subbuglio
Autore: Viola Ardone
Editore: Salani 
Anno di pubblicazione: 2012

Voto
6.5/10

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