lunedì 31 maggio 2021

IL DEMONE A BESLAN di Andrea Tarabbia

Sinossi
Il primo settembre 2004 un commando di terroristi fece irruzione nella Scuola n. 1 di Beslan - una cittadina dell'Ossezia del Nord, nel Caucaso - sequestrando oltre mille persone tra studenti, genitori e insegnanti e tenendole segregate in una palestra. Per tre giorni, il mondo restò con il fiato sospeso finché, il 3 settembre, un commando di teste di cuoio fece irruzione nella scuola. Nello scontro morirono trecentotrentaquattro persone, tra cui centottantasei bambini e trentuno dei trentadue terroristi. A quello sopravvissuto, Andrea Tarabbia ha cambiato nome, dato una biografia immaginaria e un compito, terribile eppure necessario: quello di raccontare, dalle viscere di un carcere dal quale non uscirà più, quei tre giorni. Così Marat Bazarev, questo il nome del narratore, scrive di sé, delle sue illusioni, delle rabbie e dei delitti; non chiede perdono; viene attraversato da paure, follie, allucinazioni, sogni, e noi li attraversiamo con lui, ascoltiamo le voci che lo tormentano e le sue ragioni che, per quanto inascoltabili, sono e restano umane. Il demone a Beslan torna in libreria dopo dieci anni e, oggi come allora, si fa carico di raccontare l'irraccontabile, facendo dire il Male da chi ha osato compierlo. E lo fa senza paura di guardare in faccia l'orrore e facendo leva sulla cronaca, sulla storia più recente e sul grande potere di trasfigurare la realtà che ha la grande letteratura.

Recensione

Il male si può misurare. Io posso quantificare il male che ho fatto, così come posso misurare il male che ho ricevuto. Non è mai una questione di qualità. Anche voi lo fate, voi farmacisti che pensate di potermi giudicare e mi giudicate e mi tenete rinchiuso dentro la pancia di questa specie di ciminiera. Possiamo metterci qui, se volete, e misurare il male che i nostri popoli si sono fatti l'un l'altro, chi ha ragione e chi ha torto, chi ha "più" ragione e chi ha "più" torto. Il male esiste, e come tutte le cose che esistono si può misurare, paragonare, si può decidere se diminuirlo o aumentarlo. Questo mi rende insieme più colpevole e più innocente di voi.
Io non sono come voi, sono migliore o peggiore, ma non sono come voi.

Credo di essere incapace di recensire questo libro splendido, meraviglioso, necessario e insieme brutale, vergognoso, straziante.
Straziante come niente di tutto ciò che ho letto prima. Tutto scompare al cospetto di questa brutalità realmente accaduta, raccontataci in forma romanzata dall'autore che da voce, in primis, all'unico terrorista sopravvissuto alla strage, e poi ai tanti altri personaggi coinvolti nella sciagura.
Non riesco a esprimere il mio sconforto, il dolore lancinante che ho provato durante la lettura, non so dirvi quante lacrime ho versato, quanta bile ho vomitato, quanto sconforto mi ha assalita.
Marat Bazarev è l'unico terrorista sopravvissuto alla strage, catturato e incarcerato in un carcere di massima sicurezza russo, è gravemente malato e scrive tutta la sua versione dei fatti su dei fogli A4 che le guardie gli passano sotto la porta della cella.
Dalla sua scrittura esce il male, quello vero, quello ricevuto e quello inferto e la contraddizione di un uomo che decide di vendicarsi rendendosi a sua volta carnefice e macchiandosi delle stesse colpe che lo hanno reso quel mucchio di ossa e pelle e muscoli che è diventato da quando ha assistito all'orrore inferto alla sua famiglia e a tante famiglie del suo villaggio, durante le guerre cecene.

Andrea Tarabbia scrive in maniera sublime, è una scrittura che buca le pagine e si dimostra un uomo di grande coraggio. 
Così come deve essere di grande coraggio il lettore che si approccia a questo romanzo o, meglio, a questa realtà romanzata che fa talmente paura e ti riempie talmente tanto di rabbia...tanto che ancora non mi sono totalmente convinta che tutto questo sia accaduto davvero...il mio cuore, rifiuta letteralmente l'idea.
Eppure: l'uomo è capace di arrivare ad un tale livello di brutalità, è tutto vero, è tutto terribilmente e ingiustamente reale.
Sono incredula e indignata, sconvolta e piena di rabbia.
LEGGETELO, è necessario!


Titolo: Il demone a Beslan
Autore: Andrea Tarabbia
Editore: Bollati Boringhieri
Anno di pubblicazione: 2021


Voto

10 e lode/10

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