giovedì 7 ottobre 2021

UNA DONNA PUÒ TUTTO. 1941: volano le streghe della notte di Ritanna Armeni

Siamo nel pieno della Seconda Guerra Mondiale e i Tedeschi avanzano inesorabilmente sul fronte russo.
Stalin prepara il popolo al peggio e il popolo, abituato all'obbedienza e alla cieca fedeltà alla patria, risponde in maniera impeccabile alle richieste della sua guida.
Sono tutti pronti alla lotta, alla difesa della patria, pronti al tutto per tutto pur di difendere la sacra patria russa.
Tra tutti si distinguono un cospicuo gruppo di giovani donne, chiamate dai Tedeschi "streghe della notte": donne forti, impavide che decidono di arruolarsi in aviazione su esempio della grande eroina nazionale Marina Raskova, che chiede personalmente allo stesso Stalin di formare il 588esimo reggimento composto da sole donne, che solcherà i cieli della Russia allo scopo della sua difesa.
Ritanna Armeni ricostruisce la storia di questo gruppo di donne tramite la voce dell'ultima Strega della notte ancora in vita: Irina Rakobolskaja, 96 anni, la vice comandante del 588° reggimento.

Lo scopo del 588esimo reggimento è quello di sorvolare gli accampamento tedeschi e bombardarli durante la notte, utilizzando velivoli poco appariscenti e che possano volare a bassissima quota. Il compito è difficilissimo, soprattutto considerando che a disposizione di queste donne vi sono solo dei desueti e scassati Polikarpov, biplani che possono volare ad un'altitudine massima di 1000 metri, privi di qualsivoglia strumentazione, così piccoli da non permettere di portare grande peso, tanto che le donne del 588 devono decidere tra i paracadute che potrebbero salvargli la vita e le bombe che servono ad annientare il nemico.
I paracadute vengono lasciati a terra e queste donne impavide, mappe e cartine alla mano, senza radio e senza strumentazione di bordo si avventurano nei cieli russi per circa 23.000 pericolosissimi voli e per 1.100 infinite notti.
Sono aerei usati per scopi agricoli quelli che il governo Russo mette a disposizione di queste militari, ben diversi dai velivoli super tecnologici a disposizione dei colleghi uomini. Una prova nella prova...
Questo gruppo di donne, come ci racconta Irina con la sua stessa voce, si distingue fin da subito per i suoi successi, arrivando la dove battaglioni di uomini super attrezzati non sono arrivati, facendo arretrare l'avanzata tedesca: donne che non esistano a volare fino al parto, nascondendo la gravidanza a tutti pur di servire la patria, donne che sfidano il fuoco nemico con voli impavidi e pericolosi, e che preferiscono morire accese come fiaccole nel cielo colpite dalla contraerea tedesca, piuttosto che lanciarsi con un paracadute sui campi nemici.
Alla fine della guerra il bilancio delle cadute per la patria del 588esimo reggimento è di 32 elementi. Irina ci racconta con la sua voce la storia di quasi ciascuna di loro, ci racconta la sua angoscia nell'attesa di vedere i biplani ritornare all'accampamento e il suo dolore quando uno di essi veniva perso nei cieli russi.
E soprattutto ci racconta il femminismo, quello che il lettore non si aspetta perché cresciuto nel cuore della Russia repressiva e socialista ben prima degli anni 70. Questa voglia delle donne di essere considerate al pari e più dei colleghi maschi, il loro senso del dovere e della patria, la loro estrema necessità di affermare le proprie immense capacità.

Le streghe - così mi pareva dai libri che raccoglievano le loro memorie, dai filmati con le interviste - non avevano subito la Storia, all'opposto, le avevano chiesto un ruolo di primo piano; avevano fatto della guerra un'occasione di emancipazione, avevano colto nel conflitto l'opportunità di allargare la propria sfera di libertà. Non era bastata solo l'eguaglianza a scuola o sul lavoro promessa dalla patria socialista, non erano stati sufficienti i manifesti che sui muri della città e dei paesi annunciavano che le donne potevano salire sui trattori, andare nei cantieri e sugli aerei. Avevano preteso anche la parità tragica e feroce delle bombe e della morte.

Questa è una pagina di storia che non conoscevo minimamente, uno scorcio che mi è piaciuto molto conoscere e per cui sono estremamente grata all'autrice. Le sono soprattutto grata per la sua capacità di raccontare una parte così difficile e particolare della Seconda Guerra Mondiale, sconosciuta ai più, in maniera romanzata senza però perdere in lucidità e in oggettività. 
Un libro che, in questo modo, diventa adatto a tutti, anche a coloro che non amano particolarmente i libri storici. Un libro che, credo, abbia l'intento di arrivare al cuore di tanti.
È l'ennesima riprova che, quando si pensa di sapere ormai tutto di un periodo o di un evento storico, si viene puntualmente disattesi.


Titolo: Una donna può tutto. 1941: volano le streghe della notte
Autore: Ritanna Armeni
Editore: Ponte alle Grazie
Anno di pubblicazione: 2018

Voto
8.5/10

Nessun commento:

Posta un commento