sabato 9 ottobre 2021

DAMASCO di Suad Amiry

Il ricco mercante di Damasco Jiddo sposa,nel 1896, la palestinese Teta, molto più giovane di lui, destinata a dargli otto figli, per un totale di 15 gravidanze nei 30 anni di vita fertile di Testa.
Jiddo, figura quasi mitica, è un uomo bellissimo, dal grande appetito sessuale, come afferma la moglie, tanto che, durante l'assenza di Teta che deve fare ritorno al suo villaggio Natale a causa della grave malattia e morte della madre, mette incinta una delle domestiche.
Dopo un'iniziale rottura tra i due coniugi, la moglie soprassede al tradimento e la complessa e concitata vita famigliare riprende, tra nuovi nipoti, bambine adottate, rivalità tra fratelli e segreti, la vita a Beit Jiddo, la magnifica e fastosa magione di famiglia ubicata nel centro di Damasco, la storia ci conduce dal 1926 al 2000 grazie alla voce narrante di una delle figlie di Samia, l'ultimogenita di Teta e Jiddo.

È un romanzo corale e complesso quello che Suad Amiry costruisce attorno alla magione di Beit Jiddo, dove ha grande rilevanza la tradizione araba e Medio orientale.
Lungo è il racconto dei pranzi del venerdì che riuniscono tutta la famiglia allargata: l'autrice, in un capitolo dedicato, ci descrive nel dettaglio tutti i piatti della tradizione siriana, con annessi nomi arabi (cosa che rende un pochino macchinosa la lettura), rendendo il lettore partecipe di una cultura veramente affascinante.
Non seguendo una vera trama, dobbiamo abbandonarci ai tanti squarci che l'autrice apre sulla vita corale di questa famiglia tipicamente araba, dobbiamo farci guidare nelle stanze e nei cortili di Beit Jiddo, senza aspettarci un percorso chiaro e ordinato, ma affidandoci alla capacità di Suad Amiry di ricreare sapori, odori, atmosfere di un mondo affascinante stile Mille e Una Notte, un mondo che ormai, dopo la guerra in Siria, probabilmente non esiste più. Lo sfarzo di Damasco e dei suoi mercati, dei suoi vicoli e suk è irrimediabilmente andato distrutto.
Difficile definire questo libro e imbrigliarlo in un genere letterario, tanto che la stessa autrice lo definisce, nella nota finale del libro, una fiction non finzionale o non fiction finzionale...in altre parole un libro in cui l'autrice non è in grado di distinguere la realtà dall'immaginazione.
Suad Amiry trae spunto dalla realtà e da personaggi veramente esistiti per ricreare questo mosaico di vite e calarlo dentro una magica Damasco.
Chi non ha grande dimestichezza con la letteratura araba e, più in generale, medio Orientale, potrebbe trovarlo difficile, così pregno di termini arabi e di tradizione.
Io l'ho trovato affascinante, mi ha riportato a gusti e profumi che un po' conosco. Solo un po', perché entrare fino in fondo nella complessità di un mondo così variegato e frutto di varie culture, religioni, tradizioni, dialetti è quasi impossibile per un Occidentale.
Arrivo all'ultima pagina con le immagini che scorrono nella mia testa di un mar Rosso che passa veloce e incredibilmente azzurro fuori dal finestrino, mentre una musica araba pop mi spacca i timpani e non mi fa dormire...

Titolo italiano: Damasco
Autore: Suad Amiry
Editore: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2016

Voto
8.0/10

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