sabato 30 aprile 2022

IL GIOCO DELLE ULTIME VOLTE di Margherita Oggero

Alla mia primissima esperienza con un romanzo di Margherita Oggero (datemi pure dell'ignorante, non mi offendo, so di esserlo. Come ho potuto arrivare a 40 anni senza mai aver letto nulla di questa scrittrice italiana così prolifica?) per prima cosa mi stupisco perché, nonostante l'età della Oggero (non è più una ragazzina) mi trovo di fronte ad un linguaggio davvero attuale, giovanile, moderno...non ridete, mi aspettavo davvero tutt'altro.
Invece mi sono trovata piacevolmente coinvolta da un romanzo molto al passo coi tempi.
Spero vivamente di arrivare all'età della Oggero così vispa, svecchiata e moderna, ne sarei assolutamente fiera.

Ciò detto, veniamo al romanzo in sé, che si apre con il tentato suicidio di Ale, un'adolescente bellissima e viziata che ha tutto e che non si capisce per quale motivo, è profondamente infelice. Tanto da decidere di lanciarsi sotto un tram in corsa.
Quando Ale arriva, in fin di vita, in pronto soccorso, Nicola, il medico che la soccorre, rimane profondamente turbato dalla vicenda, tanto da non sapersela togliere dalla testa, nemmeno quando parte con la moglie e un gruppo di amici per un fine settimana in montagna.
Qui, dopo 30 anni, reincontra inaspettatamente Matteo, ex compagno di classe al liceo, col quale aveva immediatamente stabilito un feeling molto particolare e col quale aveva costruito una solida amicizia, tanto da partire in Inter Rail in giro per l'Europa. Durante questo viaggio, però, la vita e le scelte dei due li dividono, lasciando dentro Nicola un grande risentimento e un'enorme delusione.
Il ritrovo tra amici è l'occasione per riportare a galla, oltre che le vicende che hanno diviso Nicola e Matteo anche i segreti e le verità taciute di ciascuno dei componenti del gruppo di amici. Attraverso un gioco, Il gioco delle ultime volte, appunto, ognuno di loro rivelerà il suo ultimo ricordo, ciò che ha fatto l'ultima volta degna di nota. Il ricordo da rivelare può essere sia vero che parzialmente o totalmente inventato. Ciò porterà inevitabilmente a galla sentimenti ed emozioni mai dette.

Sono sincera, la prima parte del romanzo mi ha coinvolta molto, nonostante il continuo salto di punto di vista e di voce narrante che, un pochino, confonde: sono tantissimi, infatti, i personaggi a cui la Oggero da voce. C'è Ale e c'è Robi, il ragazzo con cui, ultimamente si frequentava, i genitori e la nonna di Ale, Nicola e la moglie, l'autista del tram che ha investito Ale, gli amici che con Nicola si trovano nella baita in montagna ecc ecc...
C'è quindi, da parte mia, un pochino di fatica a tenere le fila di tutto. La scrittura della Oggero, però, merita molto.
Mi sono un po' persa nella seconda metà in cui mi sono, a tratti, un pochino annoiata, riprendendomi, però, nel finale, tanto scontato quanto odioso e doloroso.
È un tema difficile quello che tiene le fila del romanzo: il suicidio come atto quasi dimostrativo (ma forse non lo è sempre?). La Oggero, dietro il gesto di Ale, sottintende, in fondo, che la vera volontà della ragazza fosse quella di farsi ascoltare, quella di farsi salvare...
Una lettura che mi è piaciuta, nonostante, a mio giudizio, la troppa carne al fuoco per un romanzo così breve...ma l'esperienza e la bravura dell'autrice può anche questo, per cui, alla fine, le perdono questa volontà di "esagerare".

Titolo: Il gioco delle ultime volte
Autore: Margherita Oggero
Editore: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2021

Voto
8.0/10


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