Sinossi
Una ragazzina cammina sotto miriadi di stelle in una pianura sterminata, diretta verso un campo militare. Sotto il niqab indossa una cintura esplosiva. Nello stesso momento, un ragazzino cammina nel deserto. Come talismano ha un libro di poesie appartenuto al fratello. Scappa dalla guerra, vuole arrivare in Europa. Siamo nella Siria occupata dagli uomini di Daesh. È qui che vivono Salim e Fatma, che alternano le loro voci per raccontare la propria storia. Salim ha tredici anni, è coraggioso e testardo, e ha visto morire suo fratello sotto le bombe mentre entrambi erano impegnati a recuperare i libri dagli edifìci sventrati. Il fratello era convinto che solo i libri possano fermare i kalashnikov, "perché se salvi i libri salvi la tua anima, e il tuo paese", ma la guerra se l'è preso. Anche Fatma ha tredici anni e i suoi occhi dolci come il velluto cercano la bellezza in una città fatta di polvere e macerie. Anche lei prova un amore incondizionato per il fratello, che però è un fanatico del Califfato. E lui a convincerla a sacrificarsi per la gloria di Dio. Fatma e Salim camminano, quella notte, lei verso la morte, lui verso una nuova vita.
Recensione
Gabriele Clima prende due storie vere e realmente accadute, le romanza e ce le regala, così da dargli voce e creare eco, forse per ricordarci che questa dannatissima guerra in Siria non risparmia nessuno, tanto meno i bambini, protagonisti di queste due vicende che si intrecciano in un finale di speranza.
Cos'hanno in comune Salim e Fatma?
Beh, innanzitutto, sono due ragazzini più o meno coetanei in balia degli stessi eventi ed entrambi sono destinati a continuare a camminare: il primo in fuga con il padre dalla Siria verso l'Europa e la seconda verso il suo destino di attentatrice kamikaze bambina, deciso dal fratello maggiore.
Entrambi credono nei loro fratelli più grandi, li stimano, li credono un esempio: ed è così che Salim segue il fratello a salvare i libri grazie ai quali la guerra si fermerà e i kalashnikov taceranno e smetteranno di sparare (bellissima e poetica questa idea di resistenza che può nascere solo dall'animo puro di bambini che non sono ancora stati del tutto intaccati dalla brutalità dell'animo umano).
Fatma, invece, subendo anche il fatto di essere femmina e quindi sottomessa al volere maschile, si fa introdurre dal fratello in una scuola coranica estremista e gli permette di farle indossare una cintura esplosiva. In nome di Allah, la piccola, dovrebbe farsi esplodere su un ponte immolandosi per una causa non sua...ma tanto è l'amore e la stima per il fratello...
Queste due storie, che Gabriele Clima ci regala con tatto e con poesia, sono alcune delle tante facce di questa guerra tanto complessa quanto insensata di cui ormai si parla pochissimo, dimenticata perché ormai non fa più notizia, eppure così crudele ed ingiusta che, forse, più di tante altre, ha fatto dei bambini le sue vittime sacrificali più eclatanti.
Ho amato questo libro che, giustamente, Feltrinelli ripubblica nella collana Ragazzi, credo allo scopo di dare ai giovani stimolo per approfondire e monito per non dimenticare che ancora in Siria non è stata pronunciata la parola pace.
Bellissime le poesie che introducono ciascun capitolo, di cui vi regalo la mia preferita:
Ti troverai davanti
Passaggi lunghi e stretti
e nel budello più angusto
giace la verità.
Stai attenta a non dimenticare
che lì ci vai per urlare,
per rifiutare,
per non piegarti.
Sanniyya Saleh
Titolo: Continua a camminare
Autore: Gabriele Clima
Editore: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2021
Voto
8.5/10
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