mercoledì 9 giugno 2021

IL TRENO DI ERLINGEN di Boualem Sansal

Sinossi
Élisabeth Potier, docente di storia e geografia in pensione, residente a Seine-Saint-Denis, è una vittima collaterale dell’attentato islamico del 13 novembre 2015 a Parigi. Dopo alcuni giorni passati tra la vita e la morte, la donna esce dal coma con un’altra personalità, e con questa identità morirà un mese dopo. Per decifrare la testimonianza scritta che ha lasciato a sua figlia Léa occorre passare attraverso l’incredibile racconto della baronessa Ute von Ebert, residente a Erlingen, in Germania. Da settimane Ute vive rinchiusa, minacciata da un misterioso nemico che, come un’epidemia, si diffonde sulla terra e agisce per ridurre la specie umana in schiavitù. Per sfuggire a questa minaccia, gli abitanti di Erlingen attendono con trepidazione l’arrivo del treno che li porterà in salvo, ma il treno ancora non si vede. Attraverso una serie di sarcastiche lettere che Ute scrive a sua figlia Hannah traspaiono tutta l’angoscia e l’incertezza per una situazione ai limiti della realtà: ogni giorno viene detto ai cittadini di Erlingen che il treno arriverà, per poi sostenere il contrario. Bisogna sempre tenersi pronti, ed è spossante. Nessuno sa, inoltre, con chi e con cosa abbiano a che fare; al punto che la minaccia ha preso ormai il generico nome di «nemici», una parola che contiene tutte le ipotesi. Come è cominciato tutto questo? E in che modo le storie di Élisabeth Potier e Ute von Ebert, e quelle delle loro figlie Léa e Hannah, entrambe residenti a Londra, sono collegate tra di loro?

Recensione
Mettetevi nei panni di una neo mamma affaticata e di nuovo incinta, con le nausee gravidiche che la torturano e un libro "difficile" in mano...una sorta di tortura auto-inflitta.
Questo non è un romanzo, è una sorta di non-romanzo misto a saggio misto ad accozzaglia di idee, spunti per un romanzo vero e proprio, riflessioni sulle migrazioni e sugli attentati terroristici di matrice islamista. Insomma un "di tutto un po'" un bel "misto frutta" che ho trovato estremamente difficile da leggere e da accettare.
Partiamo col dire che, il fatto che la signora Potier è rimasta vittima di un'aggressione da parte di un piccolo gruppo di islamisti al ritorno da una manifestazione organizzata a Parigi dopo gli attentati terroristici del Bataclan e, a causa della quale la sua mente confusa ha creato il suo doppio nella signora Ute von Ebert, si capisce solo alla fine.
E già questo complica parecchio la lettura. 
Infatti il libro è diviso nettamente in due parti: la prima parte in cui la signora Ute von Ebert, alter-ego della signora Potier ed ereditiera di una ricca famiglia tedesca, scrive alla figlia Hannah che vive a Londra e le racconta di un fantomatico nemico invisibile che minaccia la città di Erlingen dove lei vive. E parrebbe che l'unico modo per scappare da questo nemico sia attendere un treno (il treno di Erlingen, appunto) che dovrebbe condurre verso la salvezza tutti gli abitanti della città. 
E una seconda parte dove Lea, il vero nome della figlia della signor Potier, ricostruisce la storia della madre leggendone gli scritti e, finalmente, spiegando al lettore dell'incidente occorso alla madre che l'ha mandata in coma e resa "duale".

Purtroppo è un libro che non ho apprezzato perché, per ammissione dello stesso autore "il racconto è eterogeneo, si svolge su più piani, più paesi, più strati storici, coinvolgendo persone che non hanno legami tra loro, e a questo si aggiunge il fantastico, tutto si trasforma sotto i nostri occhi, a ogni istante" e, quindi, la storia "non poteva essere narrata nella forma del romanzo".
Questo modo di scrivere lo rende un libro non per tutti (sicuramente non per me) in quanto manca totalmente di linearità e di un minimo di filo logico che, forse, si rivela solo alla fine. 
Inoltre, tutte le divagazioni su Thoreau, Walden, Buzzati e chi più ne ha più ne metta lo hanno reso ancora più complesso e meno fruibile per un povero essere umano come la sottoscritta.
Pazienza: segno, volto pagina e vado avanti.


Titolo italiano: Il treno di Erlingen
Titolo originale: Le train d'Erlingen

Autore: Boualem Sansal
Editore: Neri Pozza
Anno di pubblicazione: 2021



Voto
3.0/10




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