lunedì 28 giugno 2021

L'OTTAVA VITA (PER BRILKA) di Nino Haratischwili

Sinossi
La famiglia Jashi deve la sua fortuna (e la sua sfortuna) a una preziosa ricetta per una cioccolata calda molto speciale, destinata a essere tramandata di generazione in generazione con una certa solennità. Gli ingredienti vanno maneggiati con cura, perché quella bevanda deliziosa può regalare l'estasi, ma porta con sé anche un retrogusto amaro... Al tempo degli ultimi zar, Stasia apprende i segreti della preparazione dal padre e li custodisce nel lungo viaggio che, da una cittadina non lontana da Tbilisi, in Georgia, la porta a San Pietroburgo sulle tracce del marito, il tenente bianco-rosso arruolatosi pochi giorni dopo le nozze. È convinta che quella ricetta, come un amuleto, possa curare le ferite, evitare le tragedie e garantire alla sua famiglia la felicità. Ma allo scoppio della Rivoluzione d'ottobre, quando il destino della stirpe degli Jashi cambierà per sempre, capirà che si sbagliava. Tra passioni e violenze, incontri, fughe e ritorni, sei generazioni e sette donne - da Stasia, nata nel 1900, a Brilka, che vedrà la luce nel 1993 - attraversano l'Europa, da est a ovest, fino all'inizio del nuovo millennio, inseguendo i propri sogni e arrendendosi solo alla Storia. Alla ricerca del proprio posto nel mondo, le discendenti del famoso fabbricante di cioccolato percorrono il "secolo rosso", dando vita a una saga familiare avventurosa e tragica, romantica e crudele, in cui per il lettore sarà dolcissimo perdersi, e ritrovarsi.

Recensione
Parlare di questo libro senza fare spoiler è veramente difficile.
Il romanzo è una saga familiare in unico volume di bene più di 1000 pagine, ragione per cui ho trovato ancora più coraggiosa l'autrice, che ha deciso di pubblicare la storia della famiglia Jashi in un unico volume e non in più volumi come si fa sempre più spesso, forse per una necessità editoriale.
Certamente la mole del libro può scoraggiare il lettore più pigro o quello che ha un'autonomia sullo stesso romanzo di circa 300 pagine, ma vi assicuro che chi di voi arriverà in fondo a questa storia non si troverà per nulla pentito.
Il romanzo copre un periodo storico di circa 100 anni dalla fine del '900 fino ai primi anni del 2000 ed è ambientato in Georgia per la maggior parte del tempo, con qualche scorcio di Europa che si vede qua e là.
Storicamente, quindi, copre un periodo che va dalla Prima Guerra Mondiale fino alla caduta dell'Unione Sovietica, la Perestrojka e, infine, l'indipendenza della Georgia: un bel viaggio storico, quindi, che non annoierà certamente gli amanti dei romanzi storici.
La famiglia Jashi è una famiglia quasi completamente matriarcale. Il capostipite, infatti, famoso pasticcere georgiano, ha quattro figlie, due delle quali, Stasia e Christine, saranno tra le maggiori protagoniste del romanzo.
Il padre ha tramandato a Stasia la ricetta segreta di una cioccolata calda sublime che, però, ha anche la fama di essere portatrice di sventura e tragedia verso coloro che la bevono.
È così che comincia la serie di tribolazioni della famiglia Jashi, bevendo la cioccolata calda. 
Kitty, la prima figlia di Stasia e poi tutte le donne della famiglia saranno vittime della cioccolata calda del patriarca.
La stirpe degli Jashi è quasi completamente femminile, eccetto che per Kostja il figlio di Stasia, inizialmente descritto teneramente, diventa poi, nel corso del libro, il padre padrone e poi nonno controllore e colui che ostenta la sua posizione politica di potere per prendere decisioni sulle vite altrui, imporsi sulle scelte dei famigliari, come la figlia Elene che, dopo un'infanzia vissuta nella sua ombra, si ribella violentemente al pugno di ferro del padre.
E di generazione in generazione si arriva poi a Daria e Niza (voce narrante del romanzo), la figlie di Elene e alla piccola Brilka, così ribelle e anticonformista e alla ricerca delle proprie origini.
Credo che dilungarmi sulla trama del libro non avrebbe senso: è talmente pregno di storie questo romanzo perfettamente costruito, storie che si intrecciano magistralmente tra loro, che soffermarsi su quello che vi accade tra le pagine sarebbe fine a sé stesso.
Preferisco lodare questa scrittrice giovanissima e geniale, coraggiosa al punto da scrivere un romanzo modernissimo come se fosse un grande classico. Un libro di ampio respiro e che scorre velocissimo tra le mani del lettore, specie se avido di storie nella Storia, specie se amante dei colpi di scena non attesi, imprevisti, che lasciano attoniti.
La caratterizzazione dei personaggi è magistrale, nessuno di loro è lasciato al caso, ognuno è parte dell'intreccio perfetto che l'autrice ha costruito pur rimanendo un'entità individuale a sé stante: su ognuno è costruito un piccolo romanzo nel romanzo.
È un libro che parla tanto di vita ma anche di morte. Dolori, amori, guerre, relazioni famigliari, litigi e riappacificazioni. Tutto insieme condito con un pizzico di magia.
Uno di quei libri impossibili da dimenticare per la sua intensità e acutezza e per la sua capacità di attirare il lettore dentro le pagine, come in un vortice che lascia totalmente estasiati e senza fiato.
Un libro, per me, per la vita. Unico, forse irripetibile.


Titolo italiano: L'ottava vita (per Brilka)
Titolo originale: 
Das achte Leben (Für Brilka)
Autore: Nino Haratischwili

Editore: Marsilio

Anno di pubblicazione: 2020



Voto
10 e lode/10

2 commenti:

  1. Ciao! Ho paura dei libri "orientali" e in questo caso mi spaventa anche la mole...ma tu sei stata molto convincente direi!

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