Sinossi
È il 1949. La guerra è finita. I nazisti sono stati sconfitti. Come molte altre città, Amburgo è ridotta a un cumulo di macerie e in parecchi si ritrovano senza un tetto sulla testa. Fra questi, Henny, che ha finalmente accettato di sposare Theo e continua a cercare la cara Käthe, che risulta ancora dispersa nonostante l’amica sia sicura di avere incrociato il suo sguardo, la sera di San Silvestro, su quel tram... Nel frattempo, mentre Lina e la sua compagna Louise aprono una libreria in città, Ida si sente delusa dal modesto ménage coniugale con il cinese Tian, pur avendo mandato all’aria il suo precedente matrimonio per stare con lui, e ricorda con nostalgia la sua giovinezza di rampolla di una famiglia altolocata. Sono in molti ad aver perso qualcuno di caro, e sono in molti ad attendere il ritorno di qualcuno, giorno dopo giorno, alla finestra. Ma per i sopravvissuti tornare a casa non è facile, si ha paura di cosa si potrebbe trovare, o non trovare più.Gli anni passano, i figli delle protagoniste crescono e anche loro hanno delle storie da raccontare. Sullo sfondo, la ripresa dell’economia tedesca e le rivoluzioni sociali che hanno scandito gli anni Cinquanta e Sessanta: lo sbarco sulla Luna, la costruzione del Muro di Berlino, il riarmo e la paura del nucleare, l’arrivo della pillola anticoncezionale, l’irruzione della televisione nella vita quotidiana delle famiglie, l’inizio dei movimenti studenteschi e la musica dei Beatles. Dopo “Figlie di una nuova era”, il secondo capitolo di questa trilogia che racconta la vita di quattro amiche nella Germania del Novecento.
Recensione
Volevo affrettarmi a leggere il secondo volume di questa saga per la paura di dimenticare troppi dettagli del primo volume e non saper più riallacciare le storie delle quattro protagoniste.
Ed, in effetti, ho fatto bene.
Infatti, come nel primo volume di questa saga, la carne al fuoco è molta e alle vicende delle quattro amiche, ora, si aggiungono quelle che coinvolgono i figli delle quattro ragazze, ormai donne attempate.
Devo dire che ho trovato le quattro protagoniste un pochino sotto tono in questo volume: a nessuna accade nulla di sostanziale, nessun colpo di scena eclatante, nessuna vicenda succulenta messa sulla graticola della griglia.
Le vicende si riscattano un po' grazie ai destini dei giovani Florentine, Klaus e Marike, figli rispettivamente di Ida e di Hanno, senza però portare il lettore su livelli di estasi mozzafiato.
Infatti, nonostante abbia apprezzato sempre molto la capacità dell'autrice di ricostruire il background storico, il libro mi è parso un po' freddo, privo di quel pathos che a noi italiani piace tanto. Un approccio sostanzialmente molto tedesco.
Ho, inoltrato, riscontrato, come nel primo volume, qualche difficoltà a reggere il ritmo di lettura: tanti paragrafi molto corti che, per quanto mi riguarda, penalizzano molto la fluidità della storia. A me è risultata una lettura molto zoppicante, a tratti difficoltosa, proprio per questo continuo saltare da una vicenda ad un'altra, da un personaggio all'altro.
Anche questo finale ci lascia con un grande sospeso che invoglia sicuramente il lettore ad affrontare l'ultimo volume di questa saga che, si spera, porti veramente molte novità come promette il titolo.
Ho grosse aspettative, infatti, riguardo l'ultimo volume: spero in un generale svecchiamento della storia e in veri colpi di scena che, purtroppo, non ho trovato in questo secondo volume, a mio parere molto sotto tono rispetto al primo.
Un libro comunque piacevole nel suo complesso anche se non memorabile.
Beh, andiamo avanti e speriamo nell'exploit finale!!!!
Titolo italiano: È tempo di ricominciare
Titolo originale: Zeiten des Aufbruchse
Autore: Carmen Korn
Editore: Fazi
Anno di pubblicazione: 2019
Voto
7.0/10
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