lunedì 8 novembre 2021

L'ULTIMO AMORE DI BABA DUNJA di Alina Bronsky


Siamo a Černovo, un piccolo villaggio a pochi chilometri dalla centrale nucleare di Chernobyl e Baba Dunja ha deciso di tornare a casa, nonostante le possibili conseguenze delle radiazioni. Ma lo stare in città, dove si era trasferita temporaneamente subito dopo l'incidente nucleare non fa per lei. Non fanno per lei i ritmi frenetici, le giornate scandite tirannicamente da quel metronomo inflessibile che è l'orologio, il cibo confezionato che sembra di plastica. 
E così, ormai sola perché il marito è morto mentre il figlio è emigrato negli Stati Uniti e la figlia Irina in Germania, decide di correre il rischio, tanto sa di avere una pellaccia. 
Qui, insieme a poche anime che si sono via via aggiunte, si tenta di ricominciare a vivere. Si occupano le case abbandonate, quelle migliori possibilmente, si rimettono in funzione gli orti e i pozzi, ognuno perso nei suoi pensieri e nelle sue attività.

Finché un giorno, arriva dalla città uno straniero con una bimba sana e il tran tran del villaggio viene sconvolto. Viene soprattutto sconvolta la vita così placida di Baba Dunja che, dal carcere dove si ritrova rinchiusa, cerca conforto nella corrispondenza che tenta di intrattenere con la nipote Laura, figlia di Irina, che vive in Germania...salvo poi scoprire che l'immagine idilliaca che si era costruita della famiglia della figlia che Baba Dunja si era costruita non corrisponde alla realtà.

È con poesia che l'autrice ci presenta questa favola moderna e questa donna, Baba Dunja, determinata a ricostruire il suo villaggio, e a scacciare i demoni del disastro nucleare.
Ed è assolutamente malinconico il modo in cui l'autrice descrive questo villaggio che langue nelle campagne vicino alla centrale, abbandonato da tutti, dal mondo, dalle autorità e visitato solo sporadicamente dal medico che si presenta ogni due anni e da qualche biologo o ricercatore, che intabarrato nella sua tuta antiradiazioni si reca sul posto per prelevare campioni di verdure, frutta e altro, mutati a causa delle radiazioni.
Ed è con assoluta poeticità che Baba Dunja si descrive come un piccolo reattore umano che non ha assolutamente paura delle conseguenze del disastro e delle possibili malattie che potrebbero insorgere nel suo corpo: il peggio lo ha già visto e vissuto quando ha dovuto sradicarsi dalla sua amata terra per andare in città.
Un libercolo che scorre in un paio di ore, davvero piacevole e fuori dal coro, dal mio punto di vista, poetico, malinconico e ironico allo stesso tempo, che parla di un evento storico di cui vorrei leggere molto di più ma sul quale trovo sempre molto poco materiale interessante.
Si accettano suggerimenti... :)

Titolo italiano: L'ultimo amore di Baba Dunja
Titolo originale: Baba Dunja letzte Liebe
Autore: Alina Bronsky
Editore: Keller
Anno di pubblicazione: 2016

Voto
8.0/10

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