martedì 31 agosto 2021

CANTA, SPIRITO, CANTA di Jesmyn Ward

Sinossi
Jojo ha tredici anni, e cerca di capire cosa vuol dire diventare un uomo. Vive con la madre Leonie, la sorellina Kayla e il nonno Pop, che si prende cura di loro e della nonna Mam, in fin di vita. Leonie è una presenza incostante nella vita della sua famiglia. È una donna in perenne conflitto con gli altri e con se stessa, vorrebbe essere una madre migliore ma non riesce a mettere i figli al di sopra dei suoi bisogni. Quando Michael, il padre di Jojo e Kayla, esce di prigione, Leonie parte con i figli per andarlo a prendere. E così Jojo deve staccarsi dai nonni, dalla loro presenza sicura e dai loro racconti, che parlano di una natura animata di spiriti e di un passato di sangue. E mentre Mam si spegne, gli spiriti attendono, aggrappati alla promessa di una pace che solo la famiglia riunita può dare. Dopo "Salvare le ossa", Jesmyn Ward torna nel suo Mississippi, una terra in cui il legame con le origini, i vincoli di sangue e la natura sono fatti di amore e violenza, colpa e speranza, umanità e riscatto.

Recensione
Dopo aver letto "Salvare le ossa" che ho amato molto, nonostante il suo carattere lugubre, la sua drammaticità, il suo essere così terreno, così brusco, nudo, crudo, senza mezzi termini, ero ovviamente impaziente di continuare con il secondo volume di questa trilogia.
L'ambientazione è sempre la stessa: Bois Savage nel più profondo sud degli Stati Uniti, dove le differenze razziali si sentono ancora molto e i neri sono ancora ghettizzati e considerati come esseri umani di seconda categoria dai più ricchi e privilegiati bianchi.
È il Mississippi dell'uragano Katrina, un Mississippi povero, dimenticato, lasciato un pochino a sé stesso.
Un po' come il suo protagonista, JoJo, ragazzino che si prende amorevole cura della sorella Kayla, in assenza di figure genitoriali solide: il padre Michael è in prigione mentre la madre Leonie, ragazza di colore che fa uso di droga, mai accettata dalla famiglia bianca del marito, è una ragazza scostante che non è in grado di fare la madre e di condurre la famiglia e che lascia l'educazione dei figli ai due genitori.
Ma sarà nel lungo viaggio che i due bambini dovranno affrontare insieme alla madre e ad un'amica per andare a prendere il padre appena uscito di prigione che uscirà il peggio da questi due genitori, certamente non degni di questo termine.
E sarà sempre durante questo viaggio che il lettore imparerà a conoscere i due spiriti che accompagnano i due protagonisti principali del romanzo: lo spirito del fratello di Leonie, che le appare quando questa è sotto gli effetti di stupefacenti, e lo spirito di Richie, ragazzino sfortunato che il nonno di JoJo ha conosciuto durante la sua permanenza alla prigione di stato, la cui fine atroce ha torturato per anni la coscienza dell'uomo.

Questo romanzo mi ha imbarazzata per la sua fredda brutalità, mi ha indignata, a volte, per la sua durezza e il suo non avere mezze misure.
Anche se mi aspettavo tutt'altro, dopo aver letto Salvare le ossa, continuo a pensare che la scrittura di Jesmin Ward sia una benedizione, nonostante il mondo "brutto" che lei racconta.
E la cosa che più mi colpisce è che, anche in questo libro, sono sempre i bambini e i ragazzini che subiscono l'avventatezza e l'inaffidabilità degli adulti e che ne fanno le spese...ragazzini che imparano in fretta ad affidarsi solo a sé stessi ad affrontare la vita e la cruda realtà senza filtri...ragazzini già stroncati in partenza dalle scelte e dalle mancanze dei genitori.
È il rapporto nonni - nipoti che in questo romanzo salva tutto, salva la razza umana in generale, salva il libro che altrimenti sarebbe atroce, salva l'amore che, da qualche parte, in qualche recondito angolo ci deve pur essere.

Ho amato questo secondo libro come il primo? Forse no, perché Salvare le ossa è davvero un capolavoro che mi porterò nel cuore per sempre. Sicuramente la storia e le vite di Canta, Spirito, Canta sono molto più turbanti e turbolente del primo volume di questa trilogia e, certamente, la scelta della Ward di scegliere come una delle voci narranti del romanzo quella di Richie, lo spirito di questo ragazzino che appare a JoJo, la cui fine così tragica non può lasciare indifferenti, è vincente e geniale.
È un grande, enorme talento quello di cui questa scrittrice è dotata e la sua scrittura mi spezza letteralmente l'anima.
Una lettura che va centellinata, centesimata, pensata e digerita. Una lettura doverosa, poetica e al contempo straziante. 
Dolceamara...

Titolo italiano: Canta, Spirito, Canta
Titolo originale: Sing, Unburied, Sing
Autore: Jesmyn Ward
Editore: NN
Anno di pubblicazione: 2019

Voto
9.0/10

Nessun commento:

Posta un commento