martedì 31 agosto 2021

IO SONO IL NEMICO di Kamila Shamsie

Sinossi
Tra una caffetteria nel Massachusetts e il consolato britannico di Karachi c’è Wembley, con il suo canale sopraelevato e la sua strada principale fitta di negozi. In questo rione multietnico alle porte di Londra, famiglie musulmane giunte qui dai confini dell’impero cercano da decenni un riscatto, ora nell’integrazione, ora nell’ambizione, ora perfino nell’illusione della guerra santa, disegnando percorsi così diversi da sembrare quasi paralleli. Eppure, dove la vita fa da spartiacque, arriva il destino a unire i fili, fino ad annodarli in una sorta di moderna Antigone, contingente e al tempo stesso universale. Lo scontro di civiltà che oggi minaccia le nostre certezze si insinua nella vita dei tre fratelli Pasha, persi tra il passato jihadista impresso nel loro cognome e un futuro tutto da costruire. Ma è l’incontro con Eamonn, il giovane rampollo di una famiglia che ha rinnegato le sue origini musulmane per dare alla nazione un ministro, a trasformare la loro storia in una antica e potente tragedia greca.

Recensione
Kamila Shamsie è un'autrice che amo molto, nonostante non abbia scritto un gran numero di romanzi. In particolare il suo Kartografia, che me l'ha rivelata, è stata una piacevole e notevole scoperta.
La scrittrice Pakistana si dedica spesso alla questione pakistana - indiana e al tema dell'islam.
Ma è probabilmente con questo "Io sono il nemico" che raggiunge il punto di svolta su argomenti importanti e delicatissimi quali il terrorismo islamico, l'Isis, i terroristi di seconda generazione e l'incomprensione profonda tra Oriente ed Occidente su questi temi.

I fratelli Pasha, Isma, la più grande, di otto anni più dei gemelli Parvaiz e Aneeka, vivono a Londra, figli di un padre che li ha abbandonati per unirsi al movimento fondamentalista e terrorista afghano e una madre morta precocemente di malattia.
Isma cresce i due gemelli, che si amano di un amore profondo e simbiotico, come se fosse una madre, nella speranza che si possano costruire una vita occidentale nel rispetto dei precetti fondamentali della religione islamica, senza scadere nel fondamentalismo.
I tre figli sono profondamente delusi dalla condotta e dalla scelta di vita del padre e se ne discostano quanto più possibile. Finché Parvaiz viene avvicinato da un uomo che, dopo averlo irretito, convincendolo della nobiltà delle azioni del padre, lo convince a seguirlo in Siria a militare nelle fila dell'Isis.
Una scelta di cui, presto, il diciannovenne Parvaiz si pente, cercando una via di fuga dall'inferno in cui è capitato. È tramite la gemella Aneeka che tenta di scappare dalla Siria: quest'ultima, infatti, cerca di fare leva sul figlio del primo ministro britannico, di origini pakistane, per rimpatriare il fratello.

È un romanzo che, come avrete intuito, tocca temi veramente delicati, tra i quali la "giustizia", quella che chiede Aneeka per il fratello che ha perso la vita e al quale non viene concessa la sepoltura in patria, oppure la revoca della cittadinanza britannica a coloro che non vengono ritenuti "degni".
Ma è soprattutto il tema del perdono quello che pervade questo romanzo così finemente costruito: è giusto perdonare coloro che si pentono delle loro cattive scelte permettendogli di redimersi o l'unica scelta sbagliata di una vita ci deve marchiare indelebilmente senza possibilità di redenzione?
L'autrice ci permette di giudicare e di scegliere da che parte stare, nonostante la sua posizione palesemente chiara in proposito.
E lo fa con una scrittura impeccabile e finemente ricercata e anche utilizzando una struttura narrativa capace di non rivelare tutto subito lasciando i giusti sospesi e facendoci addentrare pian piano nel cuore della storia.
È un romanzo doloroso e tuttavia necessario, molto molto coraggioso per il tema e il modo in cui la scrittrice lo ha affrontato, capace di non condannare a priori con facili cliché ciò che, troppo spesso senza la giusta conoscenza dei fatti, degli eventi e delle realtà sociali, politiche e religiose, è sulla bocca di tutti.
Argomenti abusati e chiacchierati, spessissimo non affrontati con la giusta profondità e conoscenza ma con semplice superficialità.
Un romanzo che io ho trovato commovente pur nella sua complessità. Una lettura non per tutti, ma che lascia il lettore con tante domande e con la voglia di saperne di più su questo pezzo di storia moderna così complesso.


Titolo italiano: Io sono il nemico
Titolo originale: Home Fire
Autore: Kamila Shamsie
Editore: Ponte alle Grazie
Anno di pubblicazione: 2018

Voto
9.0/10


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