lunedì 31 gennaio 2022

MI SA CHE FUORI È PRIMAVERA di Concita De Gregorio

Ricordo che, quando sentii, nel lontano 2011, di questo fatto di cronaca rimasi profondamente scossa, inorridita...mi vergognai di appartenere al genere umano pensando a quel padre che mi pare egoista e spietato e di cui non volli nemmeno tentare di capire le ragioni.
E poi, di più, mi sono arrabbiata, ero indignata, e scavata dentro. Non riuscivo a immaginarmi quale dolore così profondo e sprezzante, scioccante potesse aprire voragini dentro quella madre che perse, nel nulla, Alessia e Livia.
Questo libro mi ha riaperto la ferita. Di più, ora che sono madre a mia volta, posso dire di essere rimasta segnata per la vita da questa vicenda che, raccontata come solo la De Gregorio penso possa fare, mi ha marchiata a fuoco.

Lo strazio della vicenda di cronaca penso sia nella memoria di tutti noi, poiché la notizia è stata trasmessa per giorni su tutti i telegiornali nazionali. Un po' perché Mathias, il padre delle due gemelline, ha deciso di venire fino in Italia per togliersi la vita, un po' perché Irina, la madre delle due piccole vive in Svizzera ma ha origini italiane.
In questo libro, Irina sceglie di mettersi a nudo rivelandoci le tante sfortunate coincidenze che segnano la sua vita, a partire dai suoi avi e dalla sua nonna Mayme, con la quale ha in comune il nome (secondo nome) e il triste destino di dover perdere un figlio ma, soprattutto, ci regala la sua rinascita dopo aver incontrato Luis, un uomo spagnolo grazie al quale ha ripreso a vivere.
Alessia e Livia sono ancora con lei, la accompagnano nei sogni. Grazie a loro e al loro ricordo così vivo, palpabile, reale, si sente ancora madre anche perché, in effetti, una parola per definire questa mancanza, questa amputazione, non esiste. Esiste orfano, vedovo ecc ecc ma è tanto inconcepibile il dolore della perdita di un figlio che non siamo in grado di definirlo con una parola, un termine. Non siamo capaci di arrivare fino ai confini di quel dolore per racchiuderlo in una definizione.
Vi dico leggetelo, è un libro meraviglioso nonostante sia sconvolgente e capace di tirare fuori tutto. Non solo le lacrime, ma il dolore più puro e cristallino. Mi ha tirato fuori la rabbia, quella vera, con la quale vorresti spaccare tutti i mobili di casa, lanciare tutti i servizi di piatti dalla finestra, solo per il gusto di sentirne il fragore, per sapere se può essere più forte di quello che senti in testa.
C'è qualcosa che può superare e coprire i decibel di quelle urla di dolore che sento in testa e nel cuore?
Mi accoccolo al calduccio con i miei due piccoli che profumano di latte e crema al cocco, di pane appena sfornato. Me li bacio e abbraccio e ringrazio, ringrazio fino a sfinirmi di grazie.


Titolo: Mi sa che fuori è primavera
Autore: Concita De Gregorio
Editore: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2015

Voto
10/10

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