lunedì 31 gennaio 2022

LA METÀ DI NIENTE di Catherine Dunne

Sinossi
Dublino. Siamo a casa di Rose e Ben. Lei è in cucina, lui sta per uscire, come tutte le mattine. Ma questo è un giorno diverso dagli altri, perché Ben non è diretto in ufficio: sta lasciando Rose e i tre figli, sbattendo la porta in faccia a più di vent’anni di matrimonio. Tornerà? E quando? Dopo una convivenza che fino a ieri credeva felice, Rose si ritrova di punto in bianco scardinata fin nelle più intime fibre. «Non era più la metà di una rispettabile, solida coppia borghese. Era la metà di niente.» Mentre segue un percorso interiore scandito da sentimenti contrastanti nei confronti dell’uomo che credeva di conoscere e da altrettanti dubbi e sensi di colpa, Rose si trova obbligata a far fronte all’emergenza economica immediata, a doversi improvvisare capofamiglia, a inventarsi un mestiere e un nuovo equilibrio famigliare. E grazie al sostegno delle persone che le sono vicine e alle risorse che non sapeva di avere, riesce a riprendere in mano le fila della routine domestica e a ricucire le lacerazioni della propria anima. In una sorta di doppio percorso, dove alla cronaca diretta dell’abbandono e dei suoi penosi strascichi si alterna a mo’ di contrappunto una serie di flashback in cui vengono ricostruiti gli avvenimenti che hanno segnato il suo vissuto, a quarantadue anni Rose trova una voglia, anzi, una gioia assolutamente nuova di vivere e di sorridere

Recensione
Questo è il primo romanzo di questa scrittrice Irlandese così prolifica ed è anche la mia prima esperienza di lettura con lei.
Infatti, scandalizzata dalla mia ignoranza letteraria e dalla mia grossa mancanza, ho deciso di andare a recuperare i romanzi di questa autrice super apprezzata e tradotta, partendo dagli albori.
Perché questo suo primo romanzo ha avuto così successo?
Beh, secondo me, in primis, perché parla di normalità: una coppia infelice che si lascia.
O meglio, un marito con un'amante che fa il grande passo di lasciare la moglie e i figli per lanciarsi in un'avventura, all'inseguimento di una chimera e di una vita diversa, lontana dalla quotidianità.
E una moglie lasciata ad occuparsi della famiglia, dei figli, dei problemi dell' oggi: cosa metto in tavola stasera e con che soldi? Come incastro le lezioni post scuola dei bambini, gli hobbies, le visite agli amici? E mi rimarrà una mezz'ora per me? Ma perché quel fetente di mio marito che ho accudito come una chioccia per 20 anni se n'è andato?
Il romanzo di Catherine Dunne si muove tra il presente e il passato, quanto la coppia Rose-Ben aveva appena cominciato la sua vita insieme, quando il dolore di una grande perdita non ha fatto altro che allontanarli, forse cominciare ad allontanarli, quando Ben, concentrato sulla sua  carriera accusa Rose di essere un' egoista immatura che non capisce quanto impegno e dedizione metta lui nel mantenimento della famiglia.
Insomma, una coppia del tutto normale e ordinaria che, con altrettanta ordinarietà, si lascia.
Sicuramente, come dice Roddie Doyle nel suo commento al romanzo, la vera forza di questo libro sta nei personaggi, perfettamente creati e caratterizzati, descritti in maniera così viva da uscire dalle pagine.
I litigi tra Ben e Rose sono talmente vivi che mi hanno reso estremamente odioso lui e tanto "donna che si vuole riscattare lei", cosa che, credo, sia esattamente quello che l'autrice ci voleva comunicare creando questo personaggio di Rose come di bella (nemmeno tanto, è pure un po' sovrappeso) addormentata che per anni langue e sonnecchia nell'ombra del marito fedifrago e che, spinta dalle contingenze, tira fuori le unghie e i denti e diventa la condottiera e guida della sua famiglia ma, soprattutto (e finalmente) della sua vita.
Insomma un romanzo che con estro parla di noi, comuni mortali, ordinari eppure così complessi e unici nella nostra normalità.

Titolo italiano: La metà di niente
Titolo originale: In the Beginning
Autore: Catherine Dunne
Editore: Guanda
Anno di pubblicazione: 1998

Voto
8.0/10

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