sabato 29 gennaio 2022

COME UN RESPIRO di Ferzan Ozpetek

Sinossi
È una domenica mattina di fine giugno e Sergio e Giovanna, come d'abitudine, hanno invitato a pranzo nel loro appartamento al Testaccio due coppie di cari amici. Stanno facendo gli ultimi preparativi in attesa degli ospiti quando una sconosciuta si presenta alla loro porta. Molti anni prima ha vissuto in quella casa e vorrebbe rivederla un'ultima volta, si giustifica. Il suo sguardo sembra smarrito, come se cercasse qualcuno. O qualcosa. Si chiama Elsa Corti, viene da lontano e nella borsa che ha con sé conserva un fascio di vecchie lettere che nessuno ha mai letto. E che, fra aneddoti di una vita avventurosa e confidenze piene di nostalgia, custodiscono un terribile segreto. Riaffiora così un passato inconfessabile, capace di incrinare anche l'esistenza apparentemente tranquilla e quasi monotona di Sergio e Giovanna e dei loro amici, segnandoli per sempre. 

Recensione
Non ho mai considerato Ozpetek come romanziere, benché ne apprezzi sempre il valore e il genio come regista e, pertanto, questo romanzo era passato, come i suoi precedenti, inosservato ai miei occhi.
Fino a quando non ho letto tante recensioni positive ed entusiaste a riguardo.
Per cui, complice anche la brevità del romanzo, mi sono decisa a leggerlo.
E ne sono felice.
Si perché nelle sorelle Elsa e Adele ho trovato due personaggi davvero cinematografici, così come è cinematografica la storia di queste due sorelle, cresciute a Viterbo da una madre con seri problemi psichiatrici, che le ha cresciute come gemelle nonostante la differenza di età di due anni e che, come gemelle, si sentono legate.
Due giovani cresciute in simbiosi e un po' abbandonate a loro stesse che hanno sviluppato un legame indissolubile, finché non è arrivato Vittorio, un bel giovane un po' vizioso che le conquista entrambe, insinuandosi nel loro pacifico e idilliaco rapporto.
È con la voce di Elsa, prima, e di Adele, poi, che le due sorelle raccontano ad un gruppo di amici romani la loro storia e tramite le lettere di Elsa alla sorella spedite da Istanbul Ozpetek ci trascina in questa storia dai toni noir e il cui nocciolo verrà svelato solo alla fine, con un'inaspettata (almeno per me) conclusione e morale del libro.
Un romanzo davvero riuscito, che ho letto con piacere e passione e che sa farci scorrere sotto il naso la storia di Adele ed Elsa in modo fluido, come se fosse un bel film, appunto.
Complice ne sono, sicuramente, le doti di scrittore di Ozpetek che si rivela essere anche un eccellente romanziere oltre che arguto regista.
Si perché questa storia, pur se quasi "banale" nella trama, in qualche modo attira e cattura il lettore che ne rimane, a mio avviso, affascinato.
Non so dire se perché, Ozpetek, ce la fa vedere da varie angolazioni e da vari punti di vista senza schierarsi con l'una o l'altra sorella o se perché riesce abilmente a ribaltare la prospettiva della storia, proponendoci prima due sorelle che si odiano a causa di un uomo e che, per questo, non si frequentano da 50 anni, aprendoci poi, sul finale, una verità completamente diversa.
O forse è stato l'espediente di introdurre degli spettatori/ascoltatori dentro la storia che, seppur non abbiamo un ruolo attivo, ci rivelano in parte se stessi...
Ve lo consiglio: potrebbe essere definito come un noir ma camuffato e melenso, forse proprio per questo adatto un po' a tutti i generi di lettori.
Molto bella la copertina che, con il senno di poi è assai esplicativa del rapporto  tra Adele ed Elsa.

Titolo: Come un respiro
Autore: Ferzan Ozpetek
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2020

Voto
8.5/10


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